Sono Roma e Milano le province più
scelte quest'anno dai precari della scuola dell'infanzia e
primaria, interessati all'assunzione in ruolo o a stipulare
almeno una supplenza annuale. Il primato emerge dai dati
raccolti dal sito specializzato
voglioilruolo.it e smonta -
osserva l'Anief - i luoghi comuni che si sono creati durante
l'estate sul presunto spostamento in massa dei supplenti dalle
regioni del Sud a quelle del Nord. Dallo stesso studio, infatti,
si evince che gli aspiranti docenti sono non solo "emigrati" in
province minori, come Lucca e Modena, ma tra le destinazioni
prescelte, dove rimarranno per il prossimo triennio, vi sono
anche diversi capoluoghi del Meridione - come Napoli, Cosenza,
Agrigento, Palermo - dove si sono collocati diverse centinaia di
aspiranti docenti.
Dai dati, riassunti dalla rivista
Orizzonte Scuola, emerge
anche che a livello di "scuola dell'infanzia, Roma ha registrato
ben 888 nuovi ingressi, seguita con un certo distacco da Milano
(556), Lucca (318), Napoli (230) e Torino (229)". Lo studio
rivela "che però anche Milano, come Roma e Napoli, è stata
protagonista di un esodo consistente: ben 248 insegnanti hanno
deciso di allontanarsi dall'ombra della Madunina".
"Abbastanza analogo al quadro della scuola dell'infanzia è
quello della primaria, che però - continua la rivista - nella
top5 delle destinazioni commuta Lucca con la vicina Prato in
quinta posizione ('solò 165 nuovi ingressi). Ai primi quattro
posti anche qui le inossidabili Roma (933), Milano (746), Torino
(245) e Napoli (233), ma significativi anche i numeri che
riguardano Modena, con 151 nuovi arrivi, Cosenza, con 143,
Agrigento, con 127, Palermo con 126. Anche in questo caso le
città meridionali sono ben rappresentate: forse ancora un pò
poco per parlare di contro-esodo, ma certamente un dato da non
trascurare". Ed il fenomeno non è confinato al primo ciclo: se
ci si sofferma sui docenti delle materie umanistiche delle
superiori, si scopre che dalla capitale si sono mossi ben 658
precari e anche che "molte città del Nord perdono di attrattiva:
ben 402 docenti hanno deciso di andarsene da Torino, 364 da
Bologna, 338 da Milano e 309 da Bergamo".
L'Anief ricorda quindi che "ogni candidato docente può
scegliere la località che ritiene più opportuna. Sulla
prevalenza del principio di meritocrazia, la Corte
Costituzionale era stata chiara".