Un trentasettenne è stato accoltellato, in maniera comunque non grave, mentre - secondo quanto riferito da lui stesso agli investigatori - stava affiggendo dei manifesti elettorali di Potere al popolo alla periferia di Perugia. Un altro giovane è stato picchiato alla testa. Su quanto successo nella zona di Ponte Felcino sono in corso accertamenti da parte della Digos della Questura che sta cercando di ricostruire l'accaduto.
La polizia è intervenuta dopo che una telefonata anonima al 113 aveva segnalato una rissa. Giunta sul posto la volante non ha però trovato alcuno. In base a quanto poi riferito dal trentasettenne alla polizia, l'uomo è stato accerchiato da alcune persone vestite di nero e non ancora identificate. È stato quindi colpito con tre colpi di arma da taglio mentre un altro militante che era con lui è stato colpito alla testa. Medicati in ospedale sono stati entrambi già dimessi.
Gli aggressori dei due attivisti di Potere al popolo la testa sarebbero stati in quattro, tutti a volto coperto e armati di bastoni. Ad aggredirli sarebbero state delle persone che erano già in zona. Non si sarebbe trattato quindi di un vero e proprio agguato. "Ci hanno accerchiato in quattro. Coi bastoni. C'è stata una colluttazione. Quando sono scappati mi sono accorto che avevo i pantaloni imbrattati di sangue e la giacca squarciata. Mi hanno accoltellato alle gambe e alla schiena. Ho rischiato di essere ucciso" ha detto uno degli attivisti aggrediti.
Nel pomeriggio però su Facebook CasaPound, organizzazione di estrema destra, ha ribaltato i termini della questione, ammettendo comunque che alcuni suoi esponenti sono stati coinvolti nell'episodio violento: "Nell'aggressione di questa notte a Perugia gli aggrediti sono i militanti di CasaPound Italia, che si sono limitati a difendersi da un attacco a freddo, come i video della telecamera presente sul luogo dimostreranno. In questo momento (pomeriggio del 21 febbraio ndr) stiamo andando a denunciare l'aggressione da parte di ignoti subita nella notte. A scriverlo Antonio Ribecco responsabile umbro del movimento.
Ribecco continua: "Il nostro nucleo di militanti è stato sorpreso nella notte, mentre era fuori per l'attacchinaggio dei manifesti elettorali. A un certo punto, da una macchina, un gruppo di persone a volto coperto, armato di bastoni, è sceso e ha aggredito i nostri militanti, che erano disarmati e non avevano altri oggetti in mano se non la scopa con cui stavano mettendo i manifesti. Dopo un lancio di bottiglie, c'è stata l'aggressione vera e propria, dalla quale i militanti di Cpi si sono unicamente difesi".
Due versioni, quindi, simmetricamente opposte. Adesso gli inquirenti dovranno fare chiarezza, utilizzando le riprese delle telecamere in zona. Resta comunque il fatto che violenza e intolleranza stanno diventando sempre più diffuse e preoccupanti nel nostro Paese.