venerdì 28 luglio 2017
«Il mio desiderio è portare qui la mia famiglia»
Ousmane Seck, 58 anni, vive e lavora in Italia dal 1993. Sua moglie e i suoi tre figli stanno in Senegal: «Vorrei portarli qui»

Ousmane Seck, 58 anni, vive e lavora in Italia dal 1993. Sua moglie e i suoi tre figli stanno in Senegal: «Vorrei portarli qui»

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Ousmane Seck, senegalese, 58 anni, arriva in Italia nel 1993. Nella città che lo accoglie, Silvi Marina, in provincia di Teramo, non c’è lavoro. Così, dopo aver svolto alcuni lavoretti che non gli permettono il sostentamento quotidiano, raccoglie una chiamata da un suo cugino e si trasferisce a Bergamo per restarvi fino al 1997. Qui Ousmane viene assunto da una ditta che lavora nel campo dell’edilizia, ma è a tutti gli effetti un tuttofare. Riesce ad ottenere il permesso di soggiorno per un biennio e poi, negli anni successivi, presta lavoro anche nelle Marche, con diverse ditte.

Nel 2003 fa ritorno a Silvi, dove viene assunto come operaio e tecnico-manutentore presso il Circolo nautico. Un regolare rapporto di lavoro che svolge tuttora e che gli consente di mantenere la sua famiglia con dignità: in Senegal ha moglie e tre figli, che riesce ad abbracciare una volta ogni due-tre anni, specie quando i suoi amici lo avvertono degli sconti e dei low-cost sulla linea Roma-Dakar. Ousmane è stimato da tutti per la sua passione per il lavoro, paga le tasse e non ha pendenze di alcun tipo. Conosce a menadito le leggi italiane e dice: «Il mio paese è ormai l’Italia: vorrei tanto votare, ma non mi è concesso. Mi sono integrato alla perfezione e, avendo superato i dieci anni, posso fare la domanda di cittadinanza. Il mio più grande desiderio è portare la mia famiglia definitivamente qui: spero che le istituzioni si ricordino di noi, perché mi sento italiano a tutti gli effetti».

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