Sera d’inverno nell'aula consiliare di Calvi, piccolo paese del Sannio, 2.700 abitanti, a pochi chilometri di Benevento. Si parla di azzardo. Anzi di lotta all'azzardo. La sala è piena. Il sindaco Armando Rocco spiega ai cittadini il regolamento comunale per le sale con slot, approvato all'unanimità dal Consiglio comunale e che entrerà in vigore l’1 gennaio. «Sarà il nostro dono natalizio ai cittadini, alle famiglie, all'intera comunità», sottolinea il primo cittadino. Ed è il frutto della collaborazione tra l’amministrazione, la diocesi di Benevento e l’associazione Libera, che partecipano a questa serata di informazione e trasparenza. Il regolamento indica distanze e orari.
Le sale con slot (compresi bar e tabaccai) dovranno essere ad almeno 500 metri da scuole, luoghi di culto (compresi i due cimiteri), impianti sportivi, centri di aggregazione giovanile. E ad almeno 300 metri da sportelli bancari e postali o bancomat. Le macchinette potranno essere in funzione dalle 10 alle 21. «Ma presto – annuncia il sindaco – emetterò un’ordinanza per le chiusura anche tra le 13 e le 15 e nei giorni festivi». E non si scherza. «Gli obblighi e i divieti dovranno essere rispettati». Alla prima violazione scatterà la sospensione dell’esercizio per 15 giorni, alla seconda per 60 giorni, alla terza la revoca della licenza. Una decisione che parte dall'osservazione del fenomeno. «Anche da noi – ricorda il sindaco – ci sono persone che prima stavano bene e poi con le slot hanno perso dignità, famiglia e lavoro. Abbiamo il dovere di dare il nostro apporto per la qualità della vita». «Quando un’amministrazione prende di petto un problema che sta minando le nostre comunità, è una buona notizia – commenta Ettore Rossi, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e della lavoro della Diocesi –. Pensavamo di essere indenni e invece questo dramma ha colpito anche noi. Ora vogliamo che questa iniziativa sia un faro per gli altri Comuni». Così anche Angelo Moretti, direttore del Consorzio Sale della Terra - Rete dei piccoli comuni del Welcome.
«Ora bisogna dialogare con le altre comunità perché altrimenti avremo solo spostato il problema. Serve una cultura di vicinato. Dobbiamo rimettere la centro la relazione che invece l’azzardo distrugge». Insomma, insiste Michele Martino, capo scout e referente di Libera, «questo è un punto di partenza. Non tocca solo alle forze dell’ordine far rispettare il regolamento. Tocca a tutta la comunità. Dobbiamo sentirci sentinelle del territorio, per cambiare mentalità. Non è un atto amministrativo ma una scelta politica, per il bene comune, per le nuove generazioni».
Una scelta, come quella di Angela Guerriero, imprenditrice 'no slot' di Benevento (racconteremo presto la sua bella storia). Una scelta che vuole anche «riscoprire vecchi valori, tradizioni, giochi », sottolinea il sindaco. I veri giochi. «Una parola che il mondo dell’azzardo ci ha rubato», denuncia Martino. Così il 26 dicembre l’amministrazione comunale regalerà alle famiglie un calendario con le immagini della vecchia tombola. Norme da rispettare e tradizioni di riscoprire. È la ricetta no slot di Calvi.