Premio di maggioranza alla lista (e
non più alla coalizione) che supera il 40% - e non più il 37% -
dei voti, soglie di sbarramento abbassate dall'8% al 3%. Resta invariata,
invece la
soglia di sbarramento del 12% dei voti validi "per le coalizioni
di liste che contengano almeno una lista collegata che abbia
conseguito sul piano nazionale almeno il 4,5% dei voti validi
espressi". Sono
alcune delle modifiche contenute nei due emendamenti depositati
al Senato dalla relatrice del ddl sulla legge elettorale, Anna
Finocchiaro, dopo il nuovo accordo sull'Italicum.
Saranno "100" e "plurinominali" i
collegi elettorali previsti per l'elezione della Camera dei
deputati. Ad esclusione del capolista, accanto
al nominativo di ciascun candidato sono riportati due rettangoli
per l'espressione della prima e seconda preferenza. È quanto
prevede un altro emendamento all'Italicum depositato che conferma, quindi, l'accordo su capilista
bloccati e preferenze per gli altri candidati. In ogni lista "i candidati sono
collocati secondo un ordine alternato di genere". Nel numero
totale dei candidati capolista, non possono
esservi più del 60% (e non più 50% come nel ddl passato alla
Camera) di candidati dello stesso sesso.
Via libera infine alla Commissione Affari
Costituzionali del Senato all'odg di Roberto Calderoli sulla
riforma della legge elettorale ma solo dopo una sua
riformulazione secondo cui dal testo è stata eliminata la parte
che prevedeva una clausola di salvaguardia con il ripristino del
Consultellum, anche per il Senato. Il tema, ha assicurato lo stesso Calderoli, sarà riproposto con un nuovo odg.