Migranti in mare (Ansa)
Un'imbarcazione da pesca carica di migranti si è rovesciata oggi nel Mar Nero. Il bilancio è pesante: i morti sono 21 ed i dispersi 15 secondo la Guardia Costiera turca, che riferisce di aver salvato altri 40 disperati, tra cui una donna incinta che ha perso il bimbo che aspettava. Il naufragio è avvenuto 64 miglia marine al largo di Kefken, nel Nord-ovest della Turchia. La maggior parte dei migranti era di nazionalità irachena, ha spiegato il governatore di Kandira, nel cui ospedale sono stati ricoverati i feriti.
L'attraversamento del Mar Nero sta quindi trasformandosi nella nuova rotta dei trafficanti di uomini, come passaggio alternativo al Mediterraneo per coloro che cercano di raggiungere l'Europa. Si evita così anche la Grecia da dove, in base all'accordo con la Turchia, i migranti vengono espulsi. La profonda crisi umanitaria, alimentare e militare che attanaglia sempre più Paesi (Afghanistan, Iraq, Siria, Yemen, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Eritrea, Myanmar...) è alla base di questi esodi di massa. Solo affrontando il problema in modo complessivo l'Europa e i suoi alleati potranno trovare una via di soluzione.