giovedì 5 marzo 2015
I superstiti del gommone che si è capovolto nelle acque del Canale di Sicilia, causando la morte di 10 immigrati hanno raccontato che sul natante c'erano circa 270 profughi, e i salvati sono 210.
Immigrazione, 10 morti. E la Ue accelera
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I superstiti del gommone che si è capovolto nelle acque del Canale di Sicilia, causando la morte di 10 immigrati hanno parlato di 50 dispersi nel naufragio. Interrogati dagli agenti del gruppo interforze della Procura di Siracusa sull'immigrazione, i sopravvissutti hanno raccontato che sul natante c'erano circa 270 profughi. In salvo ne sono state tratte 210, le salme recuperate sono 10, e quindi mancherebbero all'appello 50 persone. La Procura ha emesso un provvedimento di fermo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed omicidio nei confronti di un tunisino, accusato di essere lo scafista del gommone. Un altro tunisino è stato fermato, con la sola accusa di favoreggiamento dell'immigrazione, per aver pilotato un secondo gommone. Le vittime accertate sono 5 uomini e 5 donne, una delle quali minorenne. Le salme sono giunte nella serata di ieri nel porto di Augusta, a bordo del pattugliatore "Dattilo" della Guardia costiera, che ha recupoerato anche i 210 superstiti. I magistrati siracusani, Francesco Paolo Giordano ed Antonio Nicastro, non hanno disposto l'autopsia delle vittime. Nel corso dell'ispezione cadaverica, eseguita in nottata dal medico legale, è stato accertato che sono deceduti per annegamento. Le salme, su disposizione della Prefettura, sono state trasferite al cimitero di Lentini, mentre i sopravvissuti sono stati accompagnati nei centri di accoglienza di Siracusa e Messina.
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