Ancora una tragedia nel Mediterraneo.
Un gommone carico di immigrati si è
rovesciato nel Canale di Sicilia. Dieci cadaveri sono stati
ripescati dall'equipaggio della
nave "Dattilo" della Guardia
costiera, che li ha trasportati al porto di Augusta
(Siracusa). Con i corpi senza vita sono stati trasportati sulla terraferma 121 compagni di viaggio meno sfortunati, insieme ad altri 318 migranti che già si trovavano a bordo della Dattilo, salvati in una precedente operazione. Altri 183 stranieri sono stati
soccorsi da una petroliera che si è diretta a Pozzallo. Sono complessivamente 941 i
migranti salvati nel Canale di Sicilia ieri dalla Guardia
Costiera, ai quali si aggiungono altri 94 salvati oggi dalla nave Peluso, da due mercantili dirottati e dalla nave Cigala Fulgosi della Marina militare, inseriti nel dispositivo Triton. I migranti erano stipati in un gommone in difficoltà a 40 miglia a nord delle coste libiche: questa notte arriveranno a Lampedusa.
In poco più di 24 ore, sono state 8 le operazioni di
soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona di mare a
circa 50 miglia a nord della Libia. Sono stati inoltre dirottati
3 mercantili, uno dei quali ha garantito il salvataggio delle 183 persone. La nave Fiorillo della Guardia Costiera (VEDI VIDEO) ha
tratto in salvo 319 migranti. Complessivamente sono stati soccorsi 6
gommoni e 2 barconi carichi di migranti, di sedicente
provenienza siriana, palestinese, tunisina, libica e
subsahariana.
Tra le persone tratte in salvo oltre 30 bambini e più di 50
donne, di cui un incinta per la quale si è resa necessaria
l'urgente evacuazione medica con una motovedetta della Guardia Costiera di Lampedusa.
Torna la polemica
Immediata la polemica politica, con i soliti noti pronti a soffiare sul fuoco delle tragedia. Ma c'è anche chi si interroga su cosa fare. "La gestione dei flussi migratori e la prevenzione delle tragedie in mare, come quella appena accaduta, è un problema che riguarda l'intera Ue", hanno
ribadito oggi, al termine del primo dibattito orientativo in
seno al collegio dei commissari Ue, sia il capo della
diplomazia
Federica Mogherini che il vicepresidente
Frans
Timmermans.
"L'Unione europea deve affrontare il problema"
Il Commissario per gli Affari interni
Dimitris Avramopoulos ha richiamato gli Stati alla
solidarietà, "una necessità perchè nessuno Stato può
affrontare questo problema da solo". Frontex, ha aggiunto, "non
è un guardiano delle frontiere, se vogliamo che funzioni
meglio servono più soldi, non solo per il Mediterraneo, anche
per le frontiere interne". Avramopoulos ha detto che dei 278 mila immigrati giunti nel 2014, il doppio rispetto al 2011, gran parte sono "clienti" e "vittime" dei trafficanti. Ha anche aggiunto che la Commissione vuole potenziare gli strumenti per agire in specifici Paesi: è necessario anche "cooperare con regimi dittatoriali senza per questo legittimarli".
Mogherini è determinata a fare presto: ha annunciato di avere
inserito la questione immigrazione fra i punti all'ordine del
giorno del prossimo Consiglio dei ministri degli Esteri del 16
marzo a Bruxelles e già questo pomeriggio si è riunita con
tutti i commissari competenti per accelerare i tempi della
realizzazione della nuova agenda Ue sulle politiche
dell'immigrazione da luglio a maggio. Già oggi sono stati definiti i 4 principali settori di intervento: l'applicazione di un sistema comune di asilo, l'incoraggiamento all'imigrazione legale, la lotta ai flussi irregolari e infine la protezione delle frontiere esterne.
Alfano: intervenuti per salvare vite umane
"La comunità internazionale abbia
chiaro che l'immigrazione non è una problema che riguarda un
solo Paese ma tutti". Lo ha detto a Cagliari il ministro
dell'Interno
Angelino Alfano, rispondendo alle polemiche sui dieci morti nel canale di Sicilia. "Quello di oggi - ha sottolineato il responsabile del
Viminale - è un evento successo a 30 miglia dalle coste della
Libia e che ha determinato un soccorso italiano nei confronti di
immigrati che rischiavano di morire".
Boldrini: serve azione comune dei Parlamenti UeLa Presidente della Camera dei deputati,
Laura Boldrini, ha inviato una lettera al Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, e a tutti i Presidenti dei Parlamenti dell'Unione Europea. "Di fronte al ripetersi di queste tragedie - scrive la presidente Boldrini - l'Unione europea non può non sentirsi chiamata in causa". Inoltre nella lettera si fa presente che "l'aggravarsi delle situazioni in alcuni Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo e, in particolare, in Libia, potrebbe far precipitare la situazione". Boldrini sottolinea quindi l'importanza diun'azione comune da parte dei 28 Parlamenti dell'Ue. A quest'ultimo riguardo nella lettera si fa presente come "iParlamenti potrebbero adoperarsi affinché i rispettivi governi, sin dal prossimo Consiglio europeo, adottino misure urgenti per aumentare le risorse finanziarie da destinare al rafforzamento dei mezzi da impiegare nel Mediterraneo per prestare soccorso a migranti e richiedenti asilo".
Migrantes: tragedia annunciata
"Una nuova tragedia, anche questa
annunciata, da quando abbiamo abbandonato l'operazione Mare Nostrum
che non si fermava semplicemente al semplice controllo delle frontiere
ma che cercava di accompagnare ogni migrante verso un luogo di
sicurezza". Monsignor
Giancarlo Perego, direttore generale della
fondazione Migrantes, commenta così l'ennesima tragedia
di migranti nel canale di Sicilia, dove al momento si contano 10
morti.
"Dobbiamo capire - prosegue - come l'operazione Mare Nostrum possa
essere ripristinata con un coinvolgimento dell'Europa e divenire uno
strumento di sicurezza in un momento in cui al di là del Mediterraneo
asistiamo a fatti di terrorismo".
"La sicurezza nasce solo da strumenti che possono fare del
Mediterraneo il nostro mare e non quello dei terroristi e di chi
sfrutta i migranti. Occorre un'importante processo politico
internazionale per riportare una situazione di stabilità e democrazia
nei paesi critici. Nell'attesa -conclude- credo che l'unico aspetto
certo sia la necessità di salvare persone e di tutelare i diritti dei
migranti".