"Dalla diffidenza reciproca e dalla svalutazione delle esigenze e delle proposte altrui, non è poi così lontano il rischio di una ricaduta nazionalistica". Lo ha detto il Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, intervenendo all'Italian-German High Level Dialogue, a Torino. "Non bisogna solo pensare, per esorcizzarlo, al nazionalismo aggressivo e bellicistico in cui si immersero i nostri Paesi nella prima metà del Novecento, ma un nazionalismo che già si avverte nel porre l'interesse del propri Paese e le politiche che esso detta, al di sopra di una responsabile identificazione con l'interesse comune europeo,che fin dall'inizio fu posto a base di una evoluzione unitaria dell'Europa come entità dell'Europa e politica sempre più integrata", ha detto ancora Napolitano. "Senza dialogo, pieno rispetto e amicizia tra i nostri due Paesi non c'è Europa non può esserci futuro per una Europa unita nel mondo di oggi e di domani", ha concluso il capo dello Stato. Ci sono "enormi lacune nella nostra conoscenza reciproca. Più questa si approfondirà, più risulterà in piena luce quel che rappresentiamo, quel che ci distingue e quel che ci unisce. Le insopprimibili differenze vitali e culturali tra i nostri popoli, se correttamente intese e apprezzate, sono una ricchezza per tutta l'Europa, al pari dell'esperienza che insieme, Italia e Germania, ci ha coinvolto, fianco a fianco sulla strada dell'unità europea".