Al 10 ottobre sono 99.096 i migranti
presenti nelle strutture d'accoglienza in Italia. Il 72%
(70.918) è sistemato in strutture temporanee (ricettive,
pubbliche e private), il 21% (21.814) nella rete Sprar, il 7%
(7.290) nei Cara, mentre 464 persone si trovano nei Cie. Le
regioni che accolgono più migranti sono Sicilia e Lombardia:
entrambe, nei loro centri, danno ospitalità a circa un 13% di
persone. Lo rivela il "Rapporto sull'accoglienza di migranti e
rifugiati in Italia", presentato oggi al Viminale.
Per ampliare la capacità ricettiva dello Sprar - si legge
nella relazione svolta dal gruppo di studio istituito al
Dipartimento per le liberta` civili e l'immigrazione - è stato
pubblicato il 7 ottobre un avviso pubblico rivolto agli enti
locali che prestano servizi di accoglienza e che permetterà di
aggiungere 10 mila posti. Nel 2014 erano 432 i progetti avviati
nella rete Sprar, 381 gli enti locali coinvolti, 19 le regioni
in cui erano diffusi (assente la Valle d'Aosta). Il numero
totale di posti in accoglienza era di 20.752. Lazio, Sicilia,
Puglia e Calabria, i territori con il maggior numero di posti.
Il 61% degli accolti era richiedente protezione internazionale,
il 15% titolare di protezione umanitaria, il 13% di protezione
sussidiaria e l'11% aveva ottenuto lo status di rifugiato.
Lo Sprar, si ricorda nel Rapporto, rappresenta "la struttura
di riferimento dove far confluire tutte le situazioni di
vulnerabilità emergenti". Per ognuna delle persone accolte
"rimane il principio fondamentale del carattere temporaneo
dell'accoglienza (sei mesi, rinnovabili per altri sei), che è
sempre finalizzata a creare autonomia e inserimento dei
beneficiari".