Lo yacht su cui hanno viaggiato 61 migranti incagliato tra gli scogli nel Siracusano
Cambiano rotta e metodo i viaggi di migranti verso l'Italia: 61 di loro, tra pachistani, indiani e afghani, compresi 9 minorenni - uno solo accompagnato - sono arrivati nelle riserva orientata di Vendicari, nel siracusano, a bordo di uno yacht. Lungo 14 metri e largo 4, battente bandiera Usa, denominato Elleni II, con ai comandi uno scafista russo o ucraino, che allo stato è irreperibile, era partito da Istanbul.
I migranti avevano pagato ad un'organizzazione turca 6.000 euro per potersi imbarcare. Lo Yacht, col motore ancora acceso,
con l'obiettivo di rientrare in Turchia, è stato trovato incagliato tra degli scogli. I migranti sono stati ritrovati "dispersì" nella riserva e condotti nel porto commerciale di Agusta.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: denuncio l'Europa per genocidio
Il primo cittadino di Palermo accusa l'Europa. La gestione dei migranti avviene, secondo Leoluca Orlando, con un sistema "criminogeno". "La mia è un'accusa da giurista - sottolinea il sindaco di Palermo - non mi riferisco alla distinzione tra migranti economici e richiedenti asilo, che io non accetto e che contesto. Ma al fatto che in base alla propria legislazione, l'Europa riconosce il diritto all'asilo dei siriani, ma poi non li mette in condizione di raggiungere l'Europa. Li costringe a vendersi ai mercanti di morte - continua Orlando - quando potrebbero viaggiare in business, atterrando a Londra, piuttosto che a Berlino o a Amsterdam senza morire e senza finanziare il crimine".