lunedì 26 giugno 2017
Il vescovo Suetta: mi auguro che la Francia accolga il loro appello e apra la porta
Tensione a Ventimiglia, 400 persone tentano di passare il confine
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"Chiediamo di avere la nostra dignità di uomini: se la Francia ci respinge deve intervenire l'Europa a garantire i nostri diritti". E' questo l'appello dei migranti, perlopiù sudanesi, in marcia verso il confine francese. Molti di loro soggiornavano lungo il fiume Roja ma l'ordinanza di pulizia del greto emessa dal sindaco Enrico Ioculano, per oggi, li ha obbligati a lasciare il campo spontaneo.

"La prefettura ci aveva assicurato che per loro avrebbero aperto le porta del Parco Roja (il centro di accoglienza gestito dalla croce Rossa, ndr) senza controlli della polizia. Ma molti hanno preferito marciare verso il confine, guidati da alcuni attivisti no-borders" spiega Maurizio Marmo, direttore di Caritas Ventimiglia.

Durante la notte 250 persone circa hanno deciso di raggiungere il confine. La polizia ha cercato di fermarli, lanciando anche alcuni lacrimogeni per disperderli. Il gruppo si è poi diviso in due. Una parte si è diretto a Olivetta San Michele, l'ultimo confine sul territorio italiano, un altro gruppo si è diretto lungo il rio Bevera fino alla stazione di Torri, dove sono stati nuovamente bloccati.

Quest'ultimo gruppo ha così deciso di ricongiungersi con gli altri, in località Fanghetto, sul confine francese. La polizia locale intanto ha già allertato la Gendarmerie francese che sta sorvolando il confine con un elicottero.

"Siamo qui da giorni, settimane, mesi. Viviamo in un fiume perchè nel Campo della Croce Rossa non c'è posto per tutti. Alcuni di noi hanno tentato anche 50 volte di attraversare il confine ma la polizia francese ci ha sempre respinti - spiegano i migranti, esasperati - Nessuno di noi vuole restare in Italia: oggi vogliamo raggiungere la Francia per avere là una vita che sia dignitosa".

Il vescovo Suetta

"I migranti effettivamente hanno ragione, bussano a una porta e sarebbe molto bello che avessero una risposta in termini di umanità e accoglienza" ha dichiarato il vescovo della diocesi di Sanremo-Ventimiglia, Antonio Suetta. I migranti vogliono oltrepassare la frontiera per ritrovare la loro dignità di uomini. Dignità, avevano sottolineato, "che non abbiamo avuto in Sudan e nemmeno in Italia". "Mi auguro semplicemente - ha concluso Suetta - che questo appello sia ascoltato".

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