martedì 13 giugno 2023
La Sea Watch porta a Lampedusa e non a Trapani (il porto assegnato) i 39 migranti soccorsi. Ancora sbarchi a Roccella Jonica, in 80 su un veliero soccorso al largo. Geo Barents verso Ancona
L'arrivo dei migranti a Roccella Jonica con una motovedetta della Guardia costiera

L'arrivo dei migranti a Roccella Jonica con una motovedetta della Guardia costiera

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Ancora un altro caso di disobbedienza. Questa volta è la Sea Watch, l’organizzazione umanitaria che con la nave Aurora ha portato a Lampedusa 39 migranti soccorsi, contravvenendo agli ordini delle autorità italiane che avevano assegnato il porto di Trapani. L'imbarcazione dei migranti in difficoltà era stata individuata dalla Rise Above di Seenotrettung che aveva stabilizzato la situazione. Successivamente è arrivata l'Aurora che ha preso a bordo i 39 e li ha trasferiti a Lampedusa. Il Centro di coordinamento del soccorso marittimo della Guardia costiera di Roma, spiega Sea Watch, "ci ha dato istruzioni per dirigerci verso il porto di Trapani, a 32 ore di distanza, a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Impossibile per l'equipaggio dell'Aurora raggiungerlo senza mettere inutilmente in pericolo le 39 persone soccorse a bordo. Tuttavia, Roma ha insistito. Mentre più di 1.160 persone sono annegate nel Mediterraneo solo quest'anno, secondo l'Oim - sottolinea la ong - i soccorsi civili in mare continuano a essere teatro di giochi di potere politici e vessazioni. La posta in gioco: vite umane".

I precedenti: multa e fermo amministrativo di 20 giorni
Lo avevano già fatto la tedesca Mare go e Sea Watch 4 un paio di settimane fa. Prime multe e fermi per le due navi Ong costrette a stare ferme in porto per venti giorni. La prima per essere sbarcata a Lampedusa invece che a Trapani, la seconda perché ha effettuato due salvataggi in mare invece di uno.

Nuovi soccorsi e arrivi
Nuovo arrivo di migranti al porto di Roccella Ionica, nella Locride, a conclusione di un'operazione di soccorso in mare compiuta dai militari della Guardia costiera al largo della costa calabrese. I migranti, in tutto 80, erano a bordo di una barca a vela in avaria ad alcune decine di miglia dalla costa quando sono stati individuati. Tra loro, di nazionalità irachena e iraniana, una ventina di donne e 5 bambini. Hanno raccontato di essere partiti quattro giorni fa dalle coste della Turchia. Con quest’ultimo sbarco è salito a 19 il numero di arrivi nel solo Porto di Roccella, nel 2023, per un totale di quasi 3 mila migranti. Sono state invece portate a Pozzallo le 22 persone soccorse la notte scorsa dalla Guardia costiera. Sono state messe in salvo dai guardacoste a circa 90 miglia a sud est di Pozzallo. Si tratta perlopiù di cittadini del Bangladesh e due egiziani. Nessuna donna, tutti uomini e tra loro 3 minori. Sessantatré migranti infine sono sbarcati a Lampedusa. A soccorrere i due barchini, a bordo dei quali c'erano 24 persone (2 donne e 1 minore) e altre 39 (6 donne e 3 minori), sono state la nave Paolini della Guardia di finanza e la Ong Sea Watch. Gli arrivati sono tutti, originari di Tunisia e Siria, hanno dichiarato di essere salpati da Sfax e di aver pagato da 1000 a 4000 dinari tunisini.


Assegnato il porto di Ancona alla Geo Barents
E' Ancona il porto di sbarco assegnato a Geo Barents. A bordo della nave di Medici senza frontiere ci sono 38 persone soccorse lunedì in acque internazionali. Tra loro anche un minore non accompagnato. "Ci vorranno circa due giorni di navigazione per raggiungere il porto", spiegano dalla Ong. Nel frattempo ai naufraghi a bordo sono stati forniti vestiti puliti. "Stanno cercando di riprendersi dal loro calvario - dice il team di Geo Barents -. Abbiamo dato loro beni di prima necessità, come acqua e cibo, oltre ad avere accesso ai servizi igienici e alle docce".

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