venerdì 13 dicembre 2019
Da Bruxelles, a margine del Consiglio europeo, il presidente del Consiglio assicura che l'accordo non è stato ancora concluso e c'è il tempo di lavorare su alcune criticità. E precisa: esiste dal 2012
Bruxelles, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il Consiglio europeo

Bruxelles, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il Consiglio europeo

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«Nel passaggio al paragrafo due delle conclusioni del Consiglio viene chiarito che continuiamo a lavorare sulla revisione del Mes. Vogliamo procedere, ci sono alcune criticità come le Cacs, stiamo ragionando su un meccanismo più funzionale». A sottolinearlo è il presidente del consiglio Giuseppe Conte,a margine del Consiglio europeo. «Vogliamo continuare a negoziare senza l'assillo di dover sottoscrivere alcunchè, continueremo a lavorare. La premura dell'Italia è che ci sia una valutazione complessiva».

La dichiarazione finale dell'Eurosummit è stata infatti modificata nella direzione richiesta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il punto 2 relativo alla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità è stato cambiato, togliendo il passaggio che incaricava i ministri di «finalizzare il lavoro tecnico sul pacchetto di riforme dell'Esm». Ora l'Eurosummit, che riunisce i capi di Stato e di governo, incarica l'Eurogruppo, che riunisce i ministri delle Finanze, di «continuare a lavorare sul pacchetto di riforme dell'Esm, in attesa delle procedure nazionali, e di continuare lavorare su tutti gli elementi dell'ulteriore rafforzamento dell'Unione bancaria, su base consensuale».

«Ci riserviamo una valutazione complessiva - spiega il premier Conte - finora non abbiamo apposto nessuna firma come è stato chiarito, a dispetto delle affermazioni dei nostri avversari principali. Continuo a ripetere che il debito italiano è sostenibile, noi stiamo ragionando in un'ottica di funzionalità per la revisione del Mes». Il capo del governo ricorda che «quando parliamo di Mes, stiamo parlando della revisione di un istituto che esiste già dal 2012 e lo stiamo modificando un poco - ricordato Conte - cioé stiamo parlando della revisione di un istituto che abbiamo scoperto oggi in Italia nel dibattito pubblico, ma che c'è dal 2012».


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