sabato 15 luglio 2023
La missione segue quella dell'11 giugno, quando i tre leader presentarono un pacchetto complessivo di partnership alle autorità tunisine. Migranti: 11.600 bambini sui barconi nel 2023, 289 sono morti
Un patto discutibile. Meloni a Tunisi con Saied sullo stop ai migranti

Reuters

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Al netto di colpi di scena da mettere sempre in conto, domenica a Tunisi Ue e Tunisia firmeranno il controverso memorandum d'intesa riguardante i migranti e cooperazione economica.

Nel palazzo di Cartagine a firmare il testo saranno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il premier olandese Mark Rutte, assieme al presidente tunisino Saied. La premier italiana e il leader olandese uscente, insieme alla presidente della Commissione Ue, hanno messo insieme il “triumvirato” che ha rappresentato l’Europa al tavolo delle trattative.
Il patto è molto importante per Roma, perché rappresenterebbe il «modello» da esportare in altri Paesi nordafricani al centro delle rotte migratorie che hanno poi come punto d’arrivo l’Europa. All’ultimo Consiglio Ue, Meloni ha puntato con forza sul «modello Tunisi» per rivendicare la centralità dell’Italia nei nuovi equilibri europei. Per Rutte, invece, il viaggio a Tunisi viene dopo lo stop al suo governo proprio a causa delle fratture in maggioranza sulle politiche migratorie.

Gli sherpa stanno limando il documento e, presumibilmente, Saied fino all'ultimo proverà ad alzare la posta. Al momento lo schema del Memorandum prevede da parte di Bruxelles lo stanziamento, sin da subito, di 150 milioni di euro a sostegno del bilancio tunisino e di 105 milioni come supporto al controllo delle frontiere. Su quest'ultimo punto, Saied vorrebbe di più anche se le sue ultime esternazioni fanno da sponda all'obiettivo prioritario che l'Ue vede nell'intesa: fermare sulle coste africane i flussi che giungono dalla regione del Sahel. «Il blocco navale lo stiamo facendo con l’accordo con la Tunisia», ammetteva non a caso venerdì il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

Grosse perplessità sull’accordo arrivano da voci della società civile per il rispetto dei diritti umani dei migranti. Ma Meloni, Von der Leyen e Rutte, il “team Europe”, intende andare fino in fondo.

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