Una delle edizioni del Meeting prima del Covid - Riccardo Gallini/GRPhoto
Il coraggio di tornare in presenza. Il Meeting di Rimini dopo l’edizione dello scorso anno tenutasi prevalentemente online, con decine di piazze collegate in Italia e nel mondo, torna negli enormi padiglioni della nuova fiera all’insegna della "presenza" parola cara al lessico del fondatore di Cl, don Luigi Giussani, ma che assume un significato del tutto nuovo nell’era del Covid e del Green pass.
A inaugurarlo stamattina, alle 12, sarà Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, nel primo discorso del semestre bianco, interverrà collegato dal Quirinale sul tema del Meeting, "Il coraggio di dire io", tratto da una frase del filosofo danese Søren Kierkegaard. Sarà l’occasione per approfondire quel "senso della comunità" cui sovente fa riferimento, un "noi" reso più forte proprio dalla consavolezza della propria identità, che rimanda a una origine e un destino comuni. Fu già ospite del Meeting nel 2016, Mattarella, e curiosamente in quell’edizione il tema era il "tu" che è «un bene per me».
Nell’era del Covid la parola «responsabilità» arriva ad unire i due concetti. Il Meeting dell’ "io" sarà ricordato come quello della massima attenzione al "noi", al rispetto delle norme poste a garanzia di tutti e di ciascuno. Un vero e proprio "format" viene collaudato da oggi a Rimini, per svolgere eventi in presenza in piena sicurezza, riportando la certificazione verde da limitazione alla libertà come viene descritta a opportunità per tenere aperto quale effettivamente è. «A dire il vero – spiega il direttore del Meeting Emanuele Forlani – noi ci siamo posti il problema già da gennaio, quando non si parlava ancora di green pass, ma si immaginava già che si potesse arrivare a una soluzione del genere».
Da questo è scaturita l’idea di una "app" ("Meeting Rimini") ora facilmente scaricabile, che permetterà a chi è dotato di green pass di ottenere un Qr-code dedicato per il Meeting. mentre per chi non ne è in possesso è stato allestito all’ingresso un padiglione interamente dedicato ai temponi rapidi, in grado di processarne fino a 150 all’ora.
Anche qui – sia pur sotto la supervisione delle autorità sanitarie e nel rispetto di precisi protocolli – protagonisti saranno i volontari (medici, infermieri, farmacisti) ancora una volta al centro di una delle edizioni più complesse del Meeting, giunto all’edizione numero 42: sono circa 2.300, quest’anno, al lavoro già da alcuni giorni per arrivare oggi al via con tutto in ordine, nonostante le complicazioni legate alla sicurezza. «Perciò ci siamo attivati con grande anticipo - spiega Forlani -. Per garantire la sicurezza ai volontari innanzitutto, ma anche a tutti i visitatori».
Le prime risposte sono più che incoraggianti: sono già più di 50mila le prenotazioni effettuate, rigorosamente online, degli eventi e incontri da seguire in presenza.
L’edizione dello scorso anno segnò un appuntamento importante sin dalla giornata iniziale in cui Mario Draghi, da presidente emerito della Bce, tracciò il quadro di una serie di riforme e opportunità irrinunciabili che di lì a pochi mesi sarebbe stato chiamato in prima persona a fronteggiare. Nutrito anche quest’anno, come da tradizione, il parterre politico. Nella stessa giornata di oggi due ministri (Andrea Orlando ed Elena Bonetti) parteciperanno a un incontro di politica economica col manager Vittorio Colao i il segretario della Cisl Luigi Sbarra. Otto in tutto i membri dell’esecutivo Draghi, in questa settimana riminese.
Attesa, domenica, per l’intervento, nel pomeriggio, del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, sul "Mediterraneo frontiera di pace". Sarà il giorno dell’Europa e della politica estera, con il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, il commissario per gli Affari Economici Paolo Gentiloni e il ministro Luigi Di Maio, che non potranno non fare i conti col tema scottante di questi giorni, ossia l’accoglienza da accordare alle migliaia di profughi afghani in arrivo. Ma la giornata clou per la politica sarà il 24 ottobre, quando sullo stesso palco ci saranno Giuseppe Conte (alla sua prima vera uscita da presidente del M5s), Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Tanto spazio, come sempre, anche alle mostre (si va da Dante a Pasolini) e ai concerti. In serata, oggi, in piazza Tre Martiri, evento inaugurale un concerto del violinista Uto Ughi.