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Quella offerta dalle risorse del Pnrr è l'occasione giusta per favorire «uno sviluppo solido e omogeneo» in tutto il Paese, a cominciare dal «rilancio» delle aree devastate dal maltempo in Emilia. È la riflessione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato oggi all'assemblea annuale di Confcommercio. Per il capo dello Stato «i drammatici eventi alluvionali che hanno colpito l'Emilia-Romagna e i territori della Toscana e delle Marche, mettono nuovamente in luce quanto sia prezioso il contributo di ogni componente del sistema economico e istituzionale per il rilancio delle aree che versano in condizioni di difficoltà. Una collaborazione - prosegue il testo - resa ancor più efficace con l'utilizzo delle risorse del Piano Next Generation EU per dar vita a uno sviluppo solido e omogeneo nel territorio nazionale».
Certamente «il ruolo delle formazioni sociali, delle associazioni degli operatori professionali è essenziale per questi obiettivi» e proprio per questo Mattarella ha voluto esprimere nei loro confronti «la gratitudine della Repubblica per l'operato svolto».
L'attuazione del Piano Ue, però, preoccupa anche le imprese, nella convinzione che i «ritardi negli investimenti sono reali», mentre restano «in dubbio i tempi di adozione delle principali riforme». Lo conferma l'ufficio studi della Confcommercio, per il quale, inoltre, i rallentamenti sono «verosimilmente più accentuati nelle regioni meridionali». Questo non vuol dire che andremo incontro a una recessione, ma quello in corso, proseguono gli esperti dell'associazione, sarà un anno di transizione: «Il primo trimestre dell'anno in corso è stato migliore delle attese. L'economia italiana continua a battere previsioni e previsori, fenomeno ormai costante da oltre due anni a questa parte. Non ci sarà la paventata recessione (neppure mite, come da nostre previsioni). Ma il 2023 resta un anno di transizione tra la fase di eccezionale recupero post-pandemico e un futuro incerto» e «la crescita economica è tutta da costruire». Si conferma comunque «la fase di rallentamento» ma «in realtà non c'è niente che stia andando storto» anche se pesano «il rallentamento tedesco», «il conflitto in Ucraina» e soprattutto «l'inflazione che sembra calare in modo più graduale del previsto».
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - ANSA
Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli la priorità è contrastare «la filiera del ritardo». Ma per farlo «serve efficienza nella governance e nelle pubbliche amministrazioni», ma anche «semplificare le procedure e, ove necessario, attivare i poteri sostitutivi». Inoltre, «rivisitazioni e aggiornamenti del Pnrr» sono auspicabili, a patto però che servano a «contribuire alla crescita potenziale del Pil italiano in linea con le dinamiche medie che caratterizzano l'Eurozona». In sintesi: «Buona amministrazione, orientamento al risultato, valutazione».