L'automezzo speciale di Maria Nicole smembrato dai ladri dopo il furto
I ladri d’auto non hanno pietà neanche dei bambini disabili. Quella che purtroppo è una piaga endemica del tessuto sociale di alcune zone della provincia di Bari, della Bat e del Foggiano questa volta ha mostrato il suo volto peggiore e ignobile. Per la piccola Maria Nicole di 9 anni che vive a Corato, affetta da tetraparesi spastica, il Fiat Doblò grigio appositamente attrezzato con una pedana particolare era tutta la vita. L’automezzo speciale, costato parecchi sacrifici, le consentiva di muoversi, di andare a scuola e di sottoporsi alle terapie riabilitative. Uno strumento prezioso e vitale per riacquistare la libertà perduta, considerato che la piccola è costretta a stare seduta su una carrozzina rigida non pieghevole. Purtroppo, la cattiva e sgradita sorpresa si è materializzata al pomeriggio del 30 settembre scorso. Un gruppo di malviventi incauti e senza scrupoli ha rubato il veicolo parcheggiato sotto casa, poco prima che Maria Nicole venisse accompagnata dai nonni in un centro di riabilitazione di Andria. È stato un momento di sconforto per la piccola e per la sua famiglia, impotenti di fronte ad un atto così vile e assurdo.
Sono partiti ripetuti appelli, diretti soprattutto ai ladri che con cinismo e noncuranza hanno sottratto un pezzo importante di vita alla bambina che proprio grazie a quel furgoncino speciale sarebbe dovuta andare nelle settimane successive a Rimini per sottoporsi ad un intervento chirurgico. Tra l’altro, all’interno del mezzo c’erano anche il suo zaino e quello del fratellino Pietro. Neppure questi oggetti così peculiari nella quotidianità dei fanciulli hanno fatto recedere i delinquenti dal loro losco progetto. Giorni e giorni di trepidante attesa, sperando nel ravvedimento dei ladri per restituire l’autovettura. Quella speranza che, però, è stata spazzata via e vanificata da una scoperta tremenda. Qualche giorno fa le forze dell’ordine hanno ritrovato nelle campagne di Bitonto (una delle zone più a rischio per i furti d’auto) il Doblò letteralmente distrutto in più parti e cannibalizzato.
L’automezzo è stato smembrato per asportare motore, ruote, volante, cruscotto e altri accessori che molto probabilmente sono finiti nel torbido mercato nero dei pezzi di ricambio. Spariti anche gli zaini di Nicole e del fratellino Pietro in cui c’erano i loro disegni, non si sa per quale bieca motivazione. La pedana speciale, invece, è stata lasciata al suo posto, ma è praticamente inutilizzabile.
«Siamo molto amareggiati – ha detto Loredana Bucci, la zia della piccola, che si è fatta portavoce del pensiero della famiglia –. Le immagini del mezzo sventrato spero tocchino non solo la coscienza dei ladri, ma anche quella di coloro che utilizzeranno i pezzi di ricambio dell’auto per sistemare la propria. È come se avessero rubato ad una bimba disabile, perché chi acquista dal mercato nero è complice del furto».
Per fortuna c’è stata una grande mobilitazione in aiuto di Maria Nicole. Solidarietà e tanto affetto non solo dalla Puglia, ma anche da ogni parte d’Italia. Alcune famiglie di Rimini si sono dette disposte ad ospitare Maria Nicole nei giorni dell’intervento, mentre Fabrizio Tarantini dell’impresa autoservizi Bucci e Tarantini di Corato, ha messo a sua disposizione un mezzo con pedana per disabili, fondamentale per il ritorno a scuola e per effettuare le visite mediche.