lunedì 25 novembre 2019
Liguria, nuovo dramma del maltempo: alle 14 di ieri una frana ha fatto crollare 30 metri di viadotto sulla A6. Per ora nessuna vittima
La campagna allagata nell'area del fiume Bormida, Alessandria (Ansa)

La campagna allagata nell'area del fiume Bormida, Alessandria (Ansa)

COMMENTA E CONDIVIDI

Il maltempo non dà tregua all'Italia, molte regioni, dal Nord al Sud, di nuovo sott'acqua per le forti piogge che hanno fatto scattare l'allerta rossa in molte zone. Numerosi i danni, e i disagi, con strade chiuse, smottamenti e frane. Se quella, gigantesca, che ha travolto un lungo tratto dell'autostrada Torino-Savona non sembra aver fatto vittime, c'è un morto in provincia di Alessandria, una donna che si stava recando al lavoro ed è stata travolta dal fiume Bormida.

Fa paura il Po, che ha rischiato di inghiottire Cardè, il primo comune della Pianura Padana, nel Cuneese, mentre a Torino ha sommerso i Murazzi. Tanta neve in montagna, due escursionisti bloccati in un bivacco a 2.200 metri in Piemonte e un migliaio di persone isolate in Valle d'Aosta. A Venezia l'acqua alta ha toccato i 130 centimetri sul medio mare, in linea con le massime registrate in più occasioni nella città lagunare.

Ingenti i danni in Liguria, Savona in ginocchio e sfollati anche a Genova. La Regione ha già annunciato che chiederà lo stato di emergenza. Al Sud problemi in Campania, dove è straripato il fiume Sarno, e in Calabria, dove gli allagamenti hanno causato non pochi disagi. Una domenica insomma col naso all'insù in buona parte d'Italia, a guardare il cielo grigio, e a ripararsi sotto gli ombrelli.



La vittima di questa nuova ondata di maltempo è Rosanna Parodi, 52 anni. Il Bormida l'ha travolta a Sezzadio, 1.200 abitanti nella pianura di Alessandria, già colpita duramente dalle precipitazioni di inizio mese. Era ancora buio quando, spaventata dalla pioggia, è scesa dall'auto e si è incamminata verso la casa di riposo Fondazione e Soggiorno Santa Giustina, dove lavorava da 11 anni. "Una persona preziosa, perbene, solare", la descrive il direttore della casa di riposo, che parla di "una grossa perdita". Con l'acqua ormai alle caviglie, la donna ha visto un'auto procedere lungo la provinciale 186, nonostante il divieto di circolazione e le transenne. I due occupanti, un uomo e una donna, si sono messi in salvo; lei è sprofondata nell'acqua e nel fango, dai quali è riemersa, morta, dopo diverse ore di ricerche. Il Piemonte torna così a piangere nei giorni in cui ricorre l'anniversario della grande alluvione che nel 1994 fece settanta morti. "Raccomando la massima prudenza.

Continuiamo a lavorare e a non perdere d'occhio nulla, perché la prima preoccupazione è la sicurezza delle persone", è l'appello del governatore Alberto Cirio, che esprime il cordoglio della Regione intera. Si conferma "fragile" anche la Liguria, per alcuni interminabili attimi il timore di essere di fronte ad un nuovo ponte Morandi. "Serve un piano straordinario di manutenzione", afferma il governatore Giovanni Toti, che rinnoverà la richiesta al ministro De Micheli, in un sopralluogo al viadotto crollato quando il maltempo dovrebbe finalmente concedere una tregua.

Ieri nel comune savonese di Altare, poco dopo le 14, un'imponente massa di fango si era stacca dalla collina ed era piombata sul viadotto della Madonna del Monte, schiantandolo. La cascata di fango è scesa avvolgendo le sue spire intorno al bosco. Trecento, forse 400 metri di un unico fronte. Il torrente di terra ne ha spazzato via trenta metri. L'asfalto è ancora intatto, in un unico blocco con le due carreggiate che correvano verso il Piemonte. È quindici metri più sotto, poggiato al costone di bosco, come se l'impeto della frana avesse adagiato quelle migliaia di tonnellate di calcestruzzo a una riva dal fiume di fango. Dall'alto i due guardrail ancora intatti sono incurvati nel vuoto dal loro peso. Non ci sono auto, almeno non se ne vedono.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: