martedì 22 ottobre 2024
Iniziativa editoriale nel ricordo di Christian, morto a 27 anni, per dare una mano alle famiglie dei piccoli degenti oncologici
Un momento della presentazione del libro

Un momento della presentazione del libro - Foto d'archivio

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Un momento della presentazione del libro

Un momento della presentazione del libro - Foto d'archivio

"Dietro a quella 'cosa' inutile come la poesia, siamo riusciti a coinvolgere anche la politica e le banche, due dimensioni che spesso risultano 'antipatiche' e che invece per questa iniziativa si sono mosse, e bene". Così Cesare Davide Cavoni, giornalista di Tv2000, autore televisivo e saggista, riassume il successo dell’iniziativa di poesia sociale per la presentazione - che c’è stata nei giorni scorsi in Parlamento - del suo libro “L’angelo che toglie il respiro” e che è il proseguimento di un percorso solidale.

"Tutto nasce – spiega Cavoni – dal ricordo di Christian, impiegato di Tv2000, persona solare e di grande fede, morto a 27 anni per un linfoma che è andato a innestarsi sulla sindrome di Wiskott-Aldrich, che lo aveva colpito fin dalla nascita e che anni prima aveva ucciso il suo unico fratello, Davide, all’età di 10 anni. Mi sono chiesto: come e cosa fare perché il dono dell’insegnamento di vita di questo ragazzo non si perdesse? E allora abbiamo pensato, insieme ai genitori, di aiutare l’associazione 'Le coccinelle', in quel reparto di pediatria oncologica del Policlinico Gemelli di Roma che Christian aveva frequentato da piccolo e a cui era rimasto molto legato. L’associazione aiuta le famiglie dei piccoli degenti, anche dal punto di vista materiale, e la nostra poesia vuole essere 'sociale' proprio per questo: dare una mano a chi ha bisogno, con il ricavato delle vendite di questo libro, che l’associazione poi potrà continuare a vendere; ma anche con altre iniziative, come quella di uno spettacolo-recital che vorremmo portare quanto prima in teatro".

Ed ecco dunque la presentazione di venerdì 18 ottobre a Roma, con l’intervento tra gli altri di Paolo Ciani, segretario nazionale Demos, il concorso di Intesa San Paolo e della casa editrice Fuorilinea.

Una iniziativa, nel suo complesso di poesia sociale, che è anche un inno alla vita. Perché, se la cifra del racconto poetico di Cavoni è quella della morte, si fa largo prepotentemente anche la vita, con quella 'prepotenza' che è l’unica che piace veder affermata. Come in questi pochi versi dell’Autore, scelti tra tanti del libro e che ci sono sembrati tra i più pregnanti: “Tu sei vivo/ l’unica rivoluzione possibile oltre la morte è pensare che tu sia vivo/ tutti pensano alla vita eterna di cui non esiste lo stradario/ di eterno c’è solo la finitezza delle condoglianze”.

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