mercoledì 25 febbraio 2015
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«Contro la mafia la Chiesa è stata in silenzio». Leggo queste parole di Franco Roberti e torno bambino nel mio quartiere, in provincia di Napoli. All’incontro che io, 10 anni appena compiuti, ebbi con 'giovani di Chiesa' che mi tennero alla larga da brutti giri e brutte amicizie. Torno a un settembre di 15 anni fa, quando quelle stesse persone che mi avevano 'raccolto' mi misero davanti una banda di adolescenti scalmanati: «Da oggi tocca a te, ti devi occupare di loro». Ora ho 35 anni, scrivo per questo giornale e anche nel lavoro di tutti i giorni mi porto dentro la lezione di quegli anni di impegno.  Perciò rifletto, leggo e rileggo le frasi del procuratore nazionale Antimafia, persona che stimo e proprio per questo devo contraddire, perché non posso essere completamente d’accordo con lui. Roberti evidenzia i pochi interventi pubblici che in passato ci sono stati contro le mafie da parte delle autorità ecclesiastiche e dei laici impegnati, con diverse buone ragioni sottolinea la lentezza con cui si è giunti a pretendere il pieno rispetto delle indicazioni pastorali e liturgiche circa l’organizzazione dei riti tradizionali e l’accesso ai sacramenti. Ma se si parla di «silenzio» in modo così tranciante, mi pare non si colga il senso di un impegno e di un lavoro educativo e formativo, e perciò preventivo (ma interessa a qualcuno la prevenzione?), che la Chiesa – parroci e laici insieme – svolge nell’indifferenza generale e nel silenzio, mettendoci vita e faccia.  Insomma, intendiamoci: è o no 'antimafia' provare a tenere in piedi nella vita ragazzini e giovani sempre in sospeso tra la strada dritta e quella storta? È o no 'antimafia' motivarli a studiare con un filo di profitto, a cercare lavoro senza piegarsi al potente di turno? È o no 'antimafia' vivere con migliaia e migliaia di adolescenti esperienze di legalità, convivenza, bene comune? Tutto ciò si regge sull’impegno personale di altre migliaia di giovani che gratuitamente – e sottolineo gratuitamente – offrono tempo e talenti a parrocchie, oratori e associazioni: non scoraggiamoli dicendo loro che stanno facendo un bel nulla. Non è così.
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