venerdì 4 novembre 2016
L'Oim: dopo gli ultimi due tragici naufragi, sono già 4.220 i migranti morti nel Mediterraneo. Acli sul web in lutto.
Il disegno di Mandi, uno dei 29 sopravvissuti agli ultimi due naufragi nel Mediterraneo (Foto UNHCR/A.Belrhazi)

Il disegno di Mandi, uno dei 29 sopravvissuti agli ultimi due naufragi nel Mediterraneo (Foto UNHCR/A.Belrhazi)

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Questa è la disumanità delle traversate in mare

Una barca stracarica di uomini. È impossibile contarli. Sono stretti, uno accanto all’altro. Fra loro c’è anche l’autore del disegno. Un giovane migrante, Mandi, ha vent’anni e proviene dalla Guinea. È uno dei 29 sopravvissuti ai due ultimi drammatici naufragi del canale di Sicilia. Dove sono morte 240 persone. Mandi era lì, su quel gommone affondato. Ha visto tutto e l’ha disegnato. “Il disegno di Mandi ci racconta la disumanità che vivono le persone come lui in cerca di salvezza”, scrive l’Acnur, l’Agenzia Onu per i rifugiati, in un tweet.

L'anno più letale di sempre

È sempre più drammatico il bilancio dei migranti morti in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa. Corpi senza vita ma anche persone disperse. Secondo i dati diffusi dall’Oim (l’Organizzazione internazionale per le migrazioni), con le ultime due tragedie in mare, è salito a 4.220 il numero di migranti e rifugiati morti nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno. "Si tratta della cifra di morti più alta registrata da sempre, ben oltre il totale dell`anno scorso, quando le vittime in mare furono in tutto 3.770", aggiunge l’Oim. Il 2016 è “fin d'ora l'anno più letale mai registrato”.

Ultimo mese particolarmente tragico

"Rispetto all'anno scorso, il numero è aumentato a causa di due fattori - spiega Federico Soda, direttore dell`Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione - innanzitutto ci sono stati tre grandi naufragi a fine aprile e a fine maggio, che hanno coinvolti tre barconi fatiscenti con a bordo parecchie centinaia di persone, e che hanno causato da soli quasi 1.500 morti. In seguito, questo ultimo mese è stato particolarmente tragico, in quanto sono morte oltre 250 persone la scorsa settimana e 240 ieri"

Acli, lutto sul web per non dimenticare le stragi

Le Acli sul web (www.acli.it) hanno deciso di esporre il nastrino nero in segno di lutto e per non dimenticare le innumerevoli stragi di migranti che si consumano sotto io nostri occhi ogni giorno. "Un nastrino nero che rimarrà a tempo indeterminato - spiegano - ad ammonire quanti assistono a questo nuovo genocidio trincerandosi dietro il calcolo macabro della ripartizione delle quote". Su acli.it un contatore seguirà la cronologia di questa immane strage.




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