Perfino le Nazioni Unite prendono le distanze dalla Fifa dopo l'esplosione dello scandalo corruzione su cui indagano le autorità statunitensi e gli arresti di 7 alti dirigenti del governo mondiale del calcio. L'Onu, tramite il portavoce Stephane Dujarric, ha fatto sapere che riesaminerà la propria partnership con la Fifa. «Dobbiamo dare uno sguardo molto attento alle partnership esistenti e al modo in cui la situazione si evolve», ha spiegato Dujarric, prima di precisare che le Nazioni Unite hanno avuto «un certo numero di partnership una tantum» con la Fifa. «Ovviamente – ha sottolineato – tutti impegni "pro bono"». Il nome del prossimo presidente della Fifa si decide nella giornata di venerdì a Zurigo. La scelta fra l'uscente Joseph Blatter e lo sfidante Ali bin al-Hussein figura infatti all'ultimo punto all'ordine del giorno del Congresso federale che inizia i lavori alle 9.30. Il primo appuntamento è col discorso di Blatter incentrato sull'organizzazione del sistema, l'esame delle prossime competizioni, il rapporto finanziario e alcune questioni politico-sportive, quali la lotta al razzismo. Quindi spazio all'esame degli statuti e infine, al punto 17, l'attesa elezione del presidente, prima della quale i due candidati avranno l'opportunità di esprimersi davanti al congresso e ai delegati. Proprio dal numero degli interventi dei delegati dipenderanno i tempi del voto: secondo le previsioni più ottimistiche potrebbe arrivare verso le 16.30, ma considerato il gran daffare delle ultime 24 ore il congresso potrebbe anche protrarsi in serata. L'elezione sarà a scrutinio segreto e ogni federazione disporrà di un voto. Le federazioni che fanno parte della Fifa sono 209 così divise: Uefa (Europa) 53, Caf (Africa) 54, Afc (Asia) 46, Concacaf (America del nord, Centrale e Caraibi) 35, Ofc (Oceania) 11, Conmebol (Sudamerica) 10. Per essere eletto al primo turno un candidato deve raccogliere i due terzi dei voti espressi (140), mentre basta la maggioranza semplice per passare al secondo turno. Dopo gli Usa, anche le autorità svizzere hanno annunciato una loro inchiesta penale nell'assegnazione dei Mondiali di calcio 2018 in Russia e 2022 in Qatar. Intanto la procura di New York ha comunicato che nove dirigenti calcistici e cinque manager di società di promozione e comunicazione sportiva dovranno far fronte a imputazioni di corruzione per più di 150 milioni di dollari di tangenti. Tutto questo ha scatenato la più grave crisi nei 111 anni di storia della Fifa con confederazioni in guerra aperta le une contro le altre, appena un giorno prima della pronosticata rielezione di Blatter per la quinta volta di seguito. "Sepp" Blatter, che ha negato qualsiasi suo coinvolgimento in questa vicenda, ha dichiarato che «non c'è posto per questi comportamenti nel calcio, ci assicureremo che i responsabili siano estromessi». Ma la Confederazione europea (Uefa), presieduta da Michel Platini, ha chiesto che vengano rinviati il congresso e l'elezione del presidente Fifa minacciando il boicottaggio. Al contrario, la Confederazione asiatica (Afc) ha manifestato il suo appoggio a Blatter affermando che l'elezione deve andare avanti nei tempi stabiliti.
Il padrone del calcio mondiale ha incassato il sostegno del presidente russo Vladimir Putin, che ha accusato gli Stati Uniti di estendere all'estero la loro giurisdizione arrestando i dirigenti Fifa. Dietro all'inchiesta si stanno sviluppando trame geopolitiche che coinvolgono anche i servizi segreti di diversi Paesi. A cominciare dal controspionaggio britannico, che ha raccolto prove e testimonianze sul sistema corruttivo. Secondo gli investigatori, da vent’anni la Fifa è uno strumento per gestire interessi personali e politici. Con accordi – come quello tra Russia e Qatar per sostenersi a vicenda per l’assegnazione dei Mondiali di calcio (non a caso in calendario a Mosca nel 2018 e nell’emirato quattro anni dopo) – finalizzati all'estrazione di gas in Siberia e proseguiti con la vendita di armi da Mosca a Doha. Fondata a Parigi il 21 maggio del 1904, la Fifa conta oggi 209 federazioni affiliate, con un fatturato che ha raggiunto tra il 2011 e il 2014 ben 5,7 miliardi di dollari (5,2 miliardi di euro). Il ruolo della Federazione è quello di governare il calcio mondiale e di organizzare tutte le manifestazioni sportive, compresa quella più importante e redditizia: la Coppa del mondo. Gran parte dei soldi arrivano nelle casse della Fifa dai diritti tv (2,4 miliardi di dollari solo per i mondiali di Brasile 2014) e dagli sponsor (1,6 miliardi), che di fronte al deflagrare dello scandalo hanno dichiarato di volersi defilare, almeno finché non sarà stata fatta chiarezza. All'organizzazione fanno capo le sei confederazioni calcistiche cui spetta l'organizzazione delle attività nei diversi continenti: la Asian Football Confederation (Afc) per l'Asia, la Confederation of African Football (Caf) per l'Africa, la Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football (Concacaf) per l'America Centrale e il Nord America, la Confederacion sudamericana de Futbol (Conmebol), l'Oceania Football Confederation (Ofc) per l'Oceania e la Uefa europea che gestisce il campionato europeo di calcio, la Champions League e l'Europa League.