Incontenibile, irresistibile, irrefrenabile Intralot. Le polemiche sull’accordo con la Federcalcio potevano suggerirle di mantenere un profilo basso. Invece da ieri è per il decimo anno partner ufficiale di Telethon, di cui finanzierà la ricerca sulle malattie genetiche.
La strategia è limpida: infiltrarsi là dove sta il cuore degli italiani. Il cuore della passione sportiva, il calcio, con la Nazionale che è forse (ancor più del Festival di Sanremo) ciò che maggiormente unisce il popolo italiano, al di là di ogni divisione politica o rivalità regionale; e poi il cuore generoso, la solidarietà, il soccorrere chi ha bisogno.
Ecco quindi Telethon. I signori dell’azzardo scelgono il linguaggio sportivo: «Il Gruppo Gamenet scende in campo al fianco di Telethon». Fino al 25 gennaio chi frequenta i 750 punti vendita della rete Intralot-Gamenet potrà devolvere a Telethon 2 euro in caso di vincita, oppure effettuare una donazione libera mediante una «scommessa simbolica», qualunque cosa voglia dire.
Non è certo la prima volta che Telethon accetta connubi del genere. Ad esempio, Lottomatica è da tempo uno dei tantissimi partner illustri. Ma lo scommettitore, da oggi, sente la propria coscienza ancor più leggera: può forse essere un male buttare soldi nell’azzardo se può contribuire ad alleviare altre sofferenze? Che l’azzardo a sua volta generi senza dubbio infinita sofferenza d’altro genere viene dimenticato. Il banco vince sempre.