I 21 articoli della legge di iniziativa popolare di Legautonomie punta innanzitutto a tutelare la salute degli individui. In sintesi, ecco i 10 punti principali. 1) Le persone più fragili vanno protette, ai minori va impedito di giocare e la pubblicità va rigidamente circoscritta. 2) Gli affetti da gap (gioco d’azzardo patologico) vanno curati e i loro familiari assistiti. 3) l’1% delle somme non riscosse e delle multe va dedicato ad attività di ricerca sul gap e per finanziare l’Osservatorio sulle dipendenze da gioco d’azzardo. 4) I sindaci, sentiti i questori, autorizzano l’apertura di sale da gioco e l’installazione delle macchine. 5) Ai Comuni vanno trasferiti finanziamenti specifici per attività formative e culturali mediante lo 0,5% delle somme giocate. 6) Lotta senza quartiere al gioco illegale, alle infiltrazioni mafiose, ai flussi di denaro illegali e a ogni forma di opacità. 7) Si applica il codice delle leggi antimafia. I condannati o solo imputati, familiari compresi, non possono ottenere concessioni. 8) Entro due anni dall’entrata in vigore della legge si può giocare d’azzardo soltanto nelle sale autorizzate. 9) Le giocate devono avere la durata minima di 4 secondi; il costo di ogni partita non dev’essere superiore a 1 euro; ogni vincita non può essere superiore a 100 euro. 10) Armonizzazione fiscale tra gioco d’azzardo e altre imprese; contrasto reale all’evasione fiscale e tributaria; sanzioni più aspre.