«Un impegno sulla difesa dell'identità sociale e culturale della famiglia ma anche concreti atti amministrativi che le varie giunte regionali o comunali dovrebbero o potrebbero mettere in campo in base alle urgenze del territorio». È quanto chiedono i manifesti sottoposti alla firma candidati alle imminenti elezioni amministrative dai Forum locali delle associazioni familiari. Nei manifesti (in Liguria, Marche, Umbria, Puglia, Toscana e Veneto), ricorda il Forum nazionale, «si chiede ad esempio l'approvazione di una normativa organica per la famiglia, l'istituzione di un assessorato apposito, l'introduzione della valutazione di impatto familiare, politiche tariffarie o sulla casa. Scelte concrete per difendere e promuovere la quotidiana esperienza di vita delle famiglie». Domenica saranno circa 17 milioni gli italiani chiamati alle urne in sette Regioni e 1.089 Comuni. «Come sempre – si legge in una nota – il Forum ha proposto dei manifesti che ponessero alla radice del dibattito politico il tema della famiglia, consentissero ai candidati di esprimere una posizione su questo tema derimente ed offrissero agli elettori una valida indicazione di voto». Protagonisti delle iniziative sul territorio «sono stati i Forum locali interessati al voto che hnno elaborato e proposto un proprio manifesto che risultasse così maggiormente incarnato sulla realtà del proprio territorio. Lo hanno fatto le Regioni e lo hanno fatto molte delle città chiamate a rinnovare le amministrazioni». I manifesti come i nomi dei candidati che li hanno sottoscritti sono consultabili online sul sito del Forum nazionale, che parla di «un'indicazione per gli elettori che credono nella famiglia e nella sua funzione sociale. Una scelta per rimettere la famiglia in cima all'agenda delle amministrazioni regionali e locali».Vai a leggere i manifesti elettorali del Forum: CLICCA QUI
Proposte e richieste di politiche familiari concrete ed efficaci sul territorio, sottoposte ai candidati alle elezioni amministrative di domenica. Le ricorda il Forum nazionale.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: