giovedì 22 marzo 2018
Quattro mesi dopo qualcosa è cambiato. I loro terreni non vengono più distrutti compromettendo i raccolti delle sorelle Napoli e la loro madre
«Quattro fimmine» un po' meno sole

Quattro mesi dopo qualcosa è cambiato. I loro terreni non vengono più distrutti compromettendo i raccolti e la mafia forse sta finalmente mollando la presa sulle sorelle Napoli e la loro madre, sulla loro azienda agricola a Mezzojuso,nel palermitano, a lungo feudo di Bernardo Provenzano.

Addirittura hanno trovato un bel pezzo di recinzione non solo ricostruita , ma anche con la rete elettrificata (che serve a non far entrare gli animali sulla terra coltivata). Così forse fra maggio e luglio riusciranno a vendere grano e fieno , non accadeva dal 2006. Da quando morì il padre.

«Qualcosa è cambiata grazie a stampa e tv – spiegano le tre sorelle -, che hanno raccontato quel che ci succede». Ma anche grazie ai ragazzi di “Libera Terra”, che «ci hanno aiutato a seminare» e grazie all'associazione “Un raggio di luce”, che «ci ha donato una mietitrebbia».

Le chiamavano con disprezzo «quattro fimmine sole» e alcuni le insultavano quando passavano per il paese. Hanno smesso. Quegli stessi adesso dicono sotto voce, badando che loro non li sentano, «hanno vicino sbirri e giornalisti».

La loro storia, guarda questo video


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