Elly Schlein in conferenza stampa - FOTOGRAMMA
Elly Schlein di lotta e di governo. La segretaria del Pd mantiene la promessa, e nella rivoluzione del partito come la intende lei c’è anche questo: in carica da due mesi, la leader dem ha continuato a girare l’Italia, prendendo parte a una serie di manifestazioni ed eventi per fissare i paletti delle sue battaglie, pur senza rinunciare al lavoro in Parlamento.
E solo dopo una settimana di pausa sotto le feste si presenta ufficialmente alla stampa, sottoponendosi a due ore di domande su tutte le emergenze del momento e sulle prospettive del Paese e dell’Europa. Dai migranti al caso Uss, dal termovalorizzatore all’utero in affitto, dalle nomine alle esternazioni della destra al governo, dalle armi al Pnrr, dal partito plurale alle alleanze, Schlein non si sottrae al confronto, decisa a mostrare un Pd dai “valori chiari, comprensibili, non il tutto e il contrario di tutto” del passato, un Pd “di sinistra”, insomma.
E parte da un assunto su cui ha puntato molto nelle prime settimane della sua leadership: il Nazareno vigila sul rispetto delle basi che hanno dato vita alla Repubblica, nata dalle macerie lasciate dal regime fascista. E allora non è un caso che la prima riunione della sua segreteria – che verrà presentata oggi in Direzione – sarà a Riano, comune alle porte di Roma dove fu ritrovato nel 1924 il corpo del deputato socialista Giacomo Matteotti, assassinato da una squadraccia fascista.
Le parole del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida sul timore della “sostituzione etnica” ancora risuonano: "Mi auguro di sentire una presa di distanza molto netta dalla premier e dal resto del governo – dice Schlein -. Non è uno scivolone, è uno schema", ragiona, ricordando quelle di altre “alte cariche istituzionali”. Mentre "a Lollobrigida dico: non ripeta bestialità di questo tipo, saremmo più felici di occuparci dei problemi del Paese e non del tentativo di ripetere la storia".
Migranti. "Faccio fatica a chiamare il decreto in discussione al Senato, decreto Cutro, per la tragedia che è avvenuta. Questo decreto cerca di portare l'Ungheria in Italia. Cerca di smantellare l'unico modello di accoglienza che è in grado di garantire sicurezza sociale", esordisce. "Continueremo a batterci contro l'abolizione della protezione speciale. Spero che Meloni si sia accorta di aver detto una bugia. Perché la protezione esiste in 18 Paesi e l'Italia non è l'unico. Continueremo a spingere sull'accoglienza diffusa. Anche in sede europea la destra pone le domande in modo sbagliato e contraddittorio. Mentre si discutono pacchetti al Pe, pare che i gruppi dei conservatori e quelli di Salvini stiano mettendo in discussione quei pur timidissimi sostegni all'Italia".
Pnrr. Schlein assicura che il Pd “tifa per l’Italia” e dunque vigilerà sul Piano, “sulle percentuali da destinare alla transizione ecologica e la coesione territoriale. Soprattutto su quella parte che vuole destinare gli investimenti al sud”. Di qui la disponibilità a sedersi al tavolo per dire la sua, pur nelle differenze di opinioni, in un “atteggiamento di stimolo e collaborazione”. Così come la leader dem si dice disponibile a un confronto diretto con la premier Meloni.
Termovalorizzatore. Il Pd non lascia a terra il sindaco di Roma Gualtieri, e quindi voterà contro gli odg in Parlamento, a partire da quelli di M5s. Ma, aggiunge Schlein, “bisogna superare le discariche e l'incenerimento. Servirà un confronto con i nostri amministratori locali. Sono felice dell'ingresso in segreteria di un'ingegnera ambientale a cui ho chiesto di scrivere una strategia complessiva, a partire dall'uscita dalle fonti fossili. E poi su come gestiamo l'efficientamento energetico a cui il governo ha dichiarato guerra".
Armi. Alla segreteria non convince l’impegno preso dall’ex ministro Guerini con gli alleati Nato sull’aumento delle spese militari al 2 per cento del Pil. "Su questo elemento non ho mai nascosto una maggiore perplessità. Allo scoppio del conflitto, quando sembrava necessario aiutare il popolo ucraino, avevo molte più perplessità sul legare il conflitto in Ucraina a un aumento delle spese militari in tutta Europa". Anzi, aggiunge, “sono una federalista europea convinta e penso che bisogna avere una difesa comune a livello dell'Ue” e questo aiuterebbe a ottimizzare la spesa, ne è certa.
Utero in affitto. "Ho sempre espresso di essere favorevole alla gestazione per altri, ma non abbiamo inserito questo tema nel programma della mozione in cui ci sono diverse sensibilità. Per questo stimolo un confronto nel partito". Poi, proprio per le diverse sensibilità in materia, spiega Schlein, l’argomento non è nella sua mozione, ma “c'è piena disponibilità a confrontarci con tutti i femminismi plurali e con le associazioni che vogliono fare un confronto su questo tema delicato e denso".
Nomine. “Mi sembra che si siano risolte in un'operazione di potere all'interno della maggioranza, senza una visione strategica delle missioni delle partecipate", taglia corto.Partito. La sua, assicura, “sarà una segreteria politica forte con pieno coinvolgimento delle decisioni che dobbiamo prendere. È un metodo che ho tenuto sia da europarlamentare che in Regione. È sempre meglio condividere in una pluralità le scelte strategiche. Sono sempre stata allergica ai personalismi. Un Pd non personale deve continuare a esprimere il suo pluralismo interno. Bisogna cambiare il modello di leadership ed è una pratica femminista. Quando stupisce che non parli io direttamente con i cronisti ma chi è vicino a me, voglio chiarire che è una scelta di metodo. Una pluralità che si muove insieme".
Per ora le sue scelte sarebbero premiate dai numeri: quasi 20 mila nuovi iscritti, per un milione di euro di entrate dal tesseramento. Quanto alle regole, Schlein conferma di essere contraria al terzo mandato, anche se sul tema si è aperta una riflessione.