mercoledì 6 marzo 2019
Da oggi le domande per il sussidio fino a 780 euro. Consigliati turni per lettera agli uffici postali. L’Istat: percorso verso il lavoro previsto solo per 900mila persone
Tutto quello che c'è da sapere sul Reddito di cittadinanza
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Dove si presenta la domanda?
Da oggi è possibile farlo in tre modi: agli sportelli postali, usando il modulo cartaceo predisposto dall’Inps e pubblicato sul sito Internet dell’istituto; on-line sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it, se si hanno le credenziali "Spid"; ai Caf, i centri di assistenza fiscale. Prima, c’è però un’altra tappa: gli interessati devono aver presentato una Dsu, la dichiarazione sostitutiva che si consegna per avere l’Isee. Alla domanda non va allegato alcun documento: sarà l’Inps ad associare in automatico l’indicatore della situazione economica a ogni singola richiesta.

Che cosa accadrà dopo la presentazione?
Tutte le istanze arriveranno all’Inps, che farà la verifica dei requisiti e provvederà ad accoglierle o rigettarle, comunicando l’esito a Poste Italiane dal 15 aprile in poi. Poste informerà subito, in via preliminare, il cittadino del responso con un sms o una e-mail (se comunicati, ovviamente); e, per le domande accolte, inviterà gli interessati ai propri sportelli per il ritiro della carta Rdc.

Che differenza c’è con la pensione di cittadinanza?
Le regole generali sono analoghe, ma la pensione è un sussidio per gli anziani in difficoltà. Ed è più alta la "base" (affitto escluso): 630 euro al mese, anziché 500. Attenzione: non il solo interessato, ma tutti i membri del nucleo devono però avere 67 anni. In futuro, la trasformazione da Rdc a pensione di cittadinanza avverrà d’ufficio.

Chi non può far domanda per il Rdc (o per la Pdc)?
Sono esclusi i carcerati, i ricoverati e i nuclei in cui siano presenti disoccupati che hanno presentato dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi prima della domanda, fatte salve le dimissioni per "giusta causa".

Come si possono usare i soldi del Reddito?
Il sussidio sarà versato mensilmente sulla carta Rdc a partire dai primi di maggio e, poi, dal mese seguente a quello di presentazione della domanda. La carta si potrà poi usare - tipo Bancomat - per acquistare beni di consumo, pagare bollette, prelevare ogni mese un massimo di 100 euro (moltiplicati per la scala di equivalenza che "misura" la composizione del nucleo), fare un solo bonifico mensile per l’affitto e sempre un solo bonifico per pagare la rata del mutuo della casa di abitazione. Con due avvertenze: la carta non si può usare per giochi in denaro e, soprattutto, se i fondi non sono spesi per intero entro il mese, in quello successivo sono tagliati del 20%.

Cosa accadrà dopo l’ok alla domanda?
Entro 30 giorni dalla risposta ricevuta, tutti i componenti del nucleo che riceve la carta devono presentare - a un Centro per l’impiego o un patronato convenzionato con l’Anpal (l’agenzia pubblica dove opereranno i 'navigator') - una Did, ovvero una dichiarazione di disponibilità al lavoro. Sono esclusi i pensionati; e i 'caregiver', cioè chi si occupa in modo permanente di un minore di 3 anni o di un non autosufficiente. Il Reddito è associato a un percorso di reinserimento. In pratica, una volta consegnata la Did i beneficiari dovranno firmare in un Centro per l’impiego un 'Patto per il lavoro'. Chi non può lavorare, invece, dovrebbe essere convocato dal proprio Comune per sottoscrivere un 'Patto per l’inclusione sociale'. In questa fase, il beneficiario è obbligato a partecipare a progetti di pubblica utilità fino a un massimo di 16 ore settimanali.

Per quanto tempo viene erogato il sussidio? Il beneficio viene pagato per 18 mesi, ma occorre prestare attenzione a non incorrere in cause che ne comportano la decadenza. Con il 'Patto' è prevista la condizione di accettare almeno una di 3 offerte di lavoro 'congrue' (cioè di almeno 858 euro mensili) entro 100 chilometri dalla città di residenza. Dopo la modifica del Senato, inoltre, la terza offerta 'congrua' non può distare più di 250 km. per i primi 24 mesi di fruizione del Reddito; solo dopo potrà provenire dall’intero territorio nazionale. Il Reddito può essere rinnovato per ulteriori 18 mesi, ma dopo la sospensione del pagamento per un mese soltanto a ciascun rinnovo (la sospensione non è prevista per la Pdc, che si rinnova in automatico).

Il Rdc è compatibile con la Naspi o altri lavori? Sì. La famiglia può ricevere il Rdc o la Pdc anche qualora tutti i membri siano percettori di Naspi per la disoccupazione. È compatibile anche con un lavoro dipendente o autonomo, sempre entro i limiti di un reddito Isee inferiore a 9.360 euro annui; in questi casi, occorre però compilare un apposito modello in uno dei Caf convenzionati.

Quali sanzioni sono previste? E quando? Nei casi più gravi (dichiarazioni o documenti falsi), comportano la reclusione fino a 6 anni oltre alla revoca del sussidio, con anche l’obbligo di restituire tutto. Previsti da 1 a 3 anni per chi non comunica le variazioni del reddito e del patrimonio.

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