Giovani vaccinati a Mondello - Fotogramma
Sono 6.860 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 7.826. Sono invece 54 le vittime in un giorno, rispetto alle 45 di ieri.
Risultano 293.464 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 265.480. Il tasso di positività è del 2,34%, rispetto al 2,95% di ieri.
Sono 511 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, stabili rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, sono 42. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.111, 3 in meno rispetto a ieri.
Dall'inizio della pandemia i casi sono 4.524.292, i morti 129.056. I dimessi e i guariti sono invece 4.255.808, con un incremento di 5.494 rispetto a ieri, mentre gli attuali positivi salgono a 139.428, con un incremento di 1.310 casi nelle ultime 24 ore.
Sicilia in giallo da lunedì
La Sicilia da lunedì 30 agosto torna in zona gialla, con le mascherine obbligatorie anche in strada. A firmare l'ordinanza è stato il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha commentato: «È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi».
A pesare sul passaggio dalla zona bianca alla zona gialla, il superamento degli indicatori che regolano l'ingresso nelle zone a rischio: la regione registra infatti, secondo i dati del monitoraggio Iss-ministero della Salute, un tasso di occupazione delle terapie intensive al 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50.
Continua a preoccupare la variante Delta
A livello nazionale «cresce ancora anche se di poco l'incidenza dei casi arrivando a 77 per 100 mila abitanti, mentre tende a diminuire l'Rt a 1.01, appena al di sopra dell'unità. Aumenta purtroppo l'occupazione dei posti in area medica al 7,1 e di terapia intensiva al 5,4%», ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
A preoccupare continua ad essere la velocità di diffusione della variante Delta, spiegano gli scienziati. «È più aggressiva e infetterà anche molti vaccinati. Avremo un numero che aumenta di persone da seguire a casa e le corsie piene di non vaccinati, gravi, e dovremo ancora una volta riconvertire interi reparti e rimandare le cure ad altri pazienti che aspettano da due anni», ha affermato il microbiologo ed ex direttore dell'Ema Guido Rasi.
I numeri del resto parlano da soli: in Sardegna è occupato l'11,2% delle terapie intensive e il 14% dell'area medica, con 148,5 di incidenza. In Calabria 15,2% nei reparti e 5,9% intensive con incidenza di 101,5.
Sardegna: meno contagi ma più ricoveri
Intanto si conferma la dicotomia, spiegata più volte negli ultimi giorni dagli esperti, tra numero di contagi e numero di ricoveri. Come nel caso della Sardegna dove calano i nuovi contagiati ma continuano a salire i ricoverati: oggi si registrano infatti 343 ulteriori casi confermati di positività su 2946 persone testate. I pazienti nei reparti di terapia intensiva sono scesi a 24 ( uno in meno rispetto a ieri), mentre crescono di cinque unità quelli in area medica che ora sono 233, con un saldo comunque positivo.
Alta l'attenzione sull'isola, dove il sindaco di Villasimius ha imposto la mascherina anche all'aperto, e pure in spiaggia, quando non è possibile il distanziamento.