In vista dell'imminente vertice straordinario del G7 della prossima settimana, e in previsione di una riunione straordinaria del G20 a presidenza italiana, il premier Mario Draghi ha avuto ieri sera un colloquio telefonico con il presidente Usa Joe Biden.
La notizia è stata comunicata poco prima di mezzanotte da Palazzo Chigi. La nota del governo italiano fa sapere che "il colloquio si è incentrato sugli ultimi sviluppi e sulle implicazioni della crisi afghana, in particolare l’evacuazione dei connazionali e dei cittadini afghani vulnerabili, la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’assistenza umanitaria a favore della popolazione".
Draghi e Biden, spiega Palazzo Chigi, hanno inoltre discusso "le prospettive dell’azione della Comunità internazionale nei diversi contesti, a partire da G7 e G20, a favore della stabilità e dello sviluppo dell’Afghanistan".
Fa dunque un passo avanti la strategia italiana di portare la crisi afghana al tavolo del G20, nel tentativo di elaborare una strategia comune tra Paesi Ue, Usa, Russia e Cina.
La telefonata tra Draghi e Biden arriva in un momento di debolezza del presidente Usa, accusato in patria sulle modalità del ritiro Usa e sulla veloce ascesa dei taleban e oggetto anche di critiche internazionali, al punto che ieri lo stesso Biden ha dovuto ribadire l'"affidabilità" del suo Paese con i partner occidentali.
È da leggere in preparazione al G20 straordinario anche il colloquio di ieri tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l'omologo cinese Wang Li, passo verso un colloquio diretto tra Draghi e il presidente Xi Jinping. Nei giorni scorsi Draghi ha avuto colloqui con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e il leader britannico, presidente di turno del G7, Boris Johnson.
Il colloquio si è incentrato sugli ultimi sviluppi e sulle implicazioni della crisi afghana, in particolare l’evacuazione dei connazionali e dei cittadini afghani vulnerabili
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