Era giusto svelare i nomi dei due agenti che hanno fermato e ucciso il killer di Berlino? Sul web, ma non solo lì, se ne discute. Perché da un lato è assolutamente comprensibile l'orgoglio e il riconoscimento pubblico che si è voluto attribuire ai due poliziotti soprattutto dopo che a svelarli è stato il ministro degli Interni, durante la conferenza stampa sull'accaduto -, dall'altro c'è chi si chiede se questo non rischi di mettere a rischio l'incolumità dei due agenti.

A Cristian M. e Luca S. è arrivato il grazie di cuore del ministro Minniti, a nome di tutti gli italiani. "Questi due ragazzi come persone straordinarie, di giovanissima età, che facendo semplicemente il loro dovere hanno reso un servizio straordinario alla comunità. Penso sinceramente di poter interpretare il sentimento del nostro Paese nel dire loro che l'Italia è a loro grata".

Cristian si è preso una pallottola nella spalla. Tanta paura, ma per fortuna le sue condizioni sono buone. "È un ragazzo molto motivato, persona straordinaria. L'ho ringraziato di vero cuore per la professionalità che ha dimostrato con il suo collega. Stiamo parlando di una operazione che si e' svolta alle 3 di notte in un centro importante del nostro Paese, e la si e' fatta in totale sicurezza: l'unico problema è stato per gli operatori di polizia".

Con accanto il capo della polizia, il comandante dei carabinieri Tullio Del Sette, il comandante della Guardia di Finanza Giorgio Toschi, Minniti ha ringraziato "di vero cuore per il lavoro straordinario che si fa in un clima di assoluta cooperazione".

Cristin ha 36 anni, ed è un agente scelto del Commissariato di Sesto San Giovanni ed è originario di Udine. È stato operato e le sue condizioni sono buone. Il suo collega si chiama Luca S. e viene dalla Sicilia. 29 anni, nato a Canicattini in provincia di Siracusa, è in servizio in Lombardia da nove mesi, in prova. Sui social, oltre al ringraziamento ufficiale Minniti, sono colleghi e amici a congratularsi con i due agenti. "Siamo orgogliosi di voi".