venerdì 4 ottobre 2019
Reazioni e dibattito dopo la pubblicazione su Avvenire delle foto esclusive del summit al Cara di Mineo con il boss libico trafficante di uomini e gli 007 italiani. Sabato interviste e commenti
Bija

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Grande risonanza sui media di tutto il mondo ha avuto l'inchiesta di Nello Scavo sulla presenza al Cara dei Mineo, l'11 maggio 2017, del trafficante di uomini libico Bija al tavolo dei negoziatori con gli 007 italiani. (QUI LA PRIMA PUNTATA DELL'INCHIESTA)

"La meritoria inchiesta giornalistica si riferisce al 2017, noi andremo certamente a fondo, per essere certi che non vi sia alcuno scambio con gli scafisti: non è certo questa la maniera di risolvere il problema. Noi ci stiamo adoperando perché siano accelerate le procedure di rimpatrio di quanti non hanno il diritto di stare nel nostro Paese".

È quanto dichiara in un'intervista ad Avvenire, che sarà pubblicata integralmente nell'edizione di sabato 5 ottobre, il sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia. Abd al-Rahman al-Milad, il famigerato Bija, fu identificato un mese dopo dall'Onu come uno dei principali trafficanti di esseri umani sotto la veste di "guardacoste" libico.

"Abbandonata la linea della propaganda i fatti ci stanno dando ragione - dice ancra Sibilia ad Avvenire -. C'è chi ha deciso di scappare di fronte alle responsabilità e chi se le è assunte, neutralizzando l'aumento dell'Iva. Aver messo il dialogo al centro della nostra azione, invece di cercare sempre lo scontro, sta producendo grandi risultati, con gli accordi di Malta, e ora con questo decreto rimpatri. Senza indietreggiare sulla sicurezza".

Sabato altre rivelazioni nella seconda parte dell'inchiesta di Nello Scavo.

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