Tutti sapevano, tutti hanno commesso qualche errore, ma difficilmente qualcuno pagherà. Oggi pomeriggio al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, il prefetto di Roma,
Franco Gabrielli, darà nuove regole da seguire per evitare che in futuro a Roma possano verificarsi inconvenienti come quello di giovedì al Tuscolano, dove carrozze, Rolls Royce ed elicotteri spargi-petali hanno fatto da cornice al funerale di uno dei capi del clan dei Casamonica con il sottofondo musicale del "Padrino". Immagini che hanno scatenato una ridda di polemiche, sfociate ieri nell'aggressione nei confronti di una troupe di Agorà - Rai che stava filmando un servizio al Quadraro, uno dei quartieri dove vivono i Casamonica. La polizia ha fermato due coniugi trentenni appartenenti alla famiglia Spinelli, imparentata con il clan al centro delle polemiche. Già sabato un reporter di Fanpage.it era stato minacciato di morte durante un servizio all'eliporto di Terzigno da dove è partito il velivolo che ha lanciato i petali di rose sul funerale. Ieri durante la Messa la piazza della chiesa di Don Bosco, la stessa dove sono state celebrate le esequie del boss, è stata presidiata dalle forze dell'ordine. Oggi è anche il giorno in cui il Campidoglio farà partire una nuova ricognizione sugli appartamenti comunali, per verificare quanti siano stati concessi a persone senza titolo. Gli uffici del Campidoglio hanno già stanato 743 abusivi. Tra questi ci sono anche appartenenti della famiglia Casamonica, alloggiati in un centinaio di appartamenti, qualcuno forse anche in zone di pregio della Capitale. E oggi il prefetto comunicherà ai vertici delle forze dell'ordine e del Campidoglio le "iniziative" chieste sabato dal ministro dell'Interno
Angelino Alfano "per governare al meglio situazioni di questo genere perché quanto avvenuto non accada mai più". Sotto la lente di Gabrielli finiranno le lacune nell'"apparato sicurezza" che - sono le parole dello stesso prefetto - "non ha saputo cogliere i giusti segnali di quel che sarebbe successo". Giustificazioni che non convincono il centrodestra ed il Movimento 5 Stelle che partono all'attacco. I pentastellati annunciano una denuncia nei confronti del ministro Alfano e del sindaco di Roma, Ignazio Marino, per "chiedere un risarcimento per i danni di immagine, decoro e reputazione subiti a livello nazionale e internazionale". L'europarlamentare Antonio Tajani, invece, invita il governo a "dire la verità e prendere provvedimenti utili a colpire malavita e inettitudine". Forza Italia, infine, accusa di "scarsa moralità" il prefetto Gabrielli ed il ministro Alfano. "Mentre a Roma c'è il delirio, Marino si riposa con una lunghissima vacanza dall'altra parte dell'Oceano", il commento amaro del capogruppo di Forza Italia in Campidoglio, Davide Bordoni.
Bagnasco: provocazione per tuttiAnche il
cardinale Angelo Bagnasco, in una
intervista a Radio Vaticana è interventuo sulla vicenda: "Hanno suscitato grande imbarazzo in Vicariato, a Roma, le scene hollywoodiane del funerale del boss dei Casamonica. Vangelo e mafia sono incompatibili. L’unica possibilità è la vera conversione…
", chiede il giornalista. "La vera possibilità - risponde Bagnasco - è la via della conversione che tocca tutti, assolutamente tutti, e quindi certi fenomeni devono essere stigmatizzati per quello che sono e devono essere una provocazione per tutti, indistintamente, a percorrere la via del Vangelo e dei suoi valori: l’onestà, la dignità, la trasparenza, la legalità".