mercoledì 19 novembre 2014
​​Via il tetto dei 90mila euro, il contributo per i neonati concentrato sui redditi medi e bassi.
 Bambini, la povertà del bonus di Massimo Calvi
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"Il Governo è favorevole a prendere in considerazione modifiche della struttura del bonus bebè previsto dalla legge di stabilità in rapporto all'esigenza di una più efficace iniziativa per i minori poverissimi, in condizione di povertà assoluta". Lo ha detto il viceministro all'Economia Enrico Morando intervenendo in commissione Bilancio alla Camera. La minoranza del Pd ha depositato ieri un emendamento che propone di riservare il bonus ai nuceli familiari con reddito Isee di 15mila euro, riducendo nettamente il campo rispetto alla prima ipotesi lanciata dal premier Renzi (tetto di reddito familiare a 90mila euro) al fine di rendere più corposo l'assegno e di riservarlo solo alle famiglie in gravi difficoltà economiche.Morando ha ribadito l'orientamento del governo a non modificare invece il bonus Irpef, sottolineando la convinzione che la sua stabilizzazione porterà "a una sua maggiore efficacia" sul fronte del sostegno alla domanda. Effetto "che secondo noi già c'è stato ma non grande come avrebbe potuto per l'incertezza" sul bonus che ora si supera appunto con la sua stabilizzazione. Certo, ha ammesso "i problemi sollevati sull'equità e la giustizia sociale esistono ma non può non considerarsi il fatto che questo si chiama bonus Irpef perché si agisce in riduzione della pressione fiscale sul reddito del lavoro: non è colpa del bonus se l'Irpef ha una certa struttura e agisce in un certo modo. Non si può avere la pretesa che sia il bonus a modificare la struttura dell'Irpef" che è sulla persona, non sulla famiglia. Quindi "non c'è una chiusura ma tirare questo filo ne provocherà la rottura". Viceversa sul nuovo bonus bebè, pensato come sostegno alla famiglia c'è "un orientamento favorevole a procedere a modifiche dell'intervento". "Non è vero, come si è detto nella discussione - ha sottolineato poi Morando al termine della seduta della commissione - che non siamo chiusi di fronte alla necessità di contrastare la povertà".
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