martedì 13 giugno 2023
Alle esequie ci sarà Gentiloni in rappresentanza della Commissione Ue. L'università di Siena non espone la bandiera a mezz'asta. Polemiche sul lutto nazionale. Letta e Dell'Utri a Villa San Martino
La camera ardente ad Arcore. Domani i funerali

Ansa

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Una pioggia battente sferza Arcore il giorno dopo la morte di Silvio Berlusconi. A Villa San Martino, dove la camera ardente è aperta solo ai familiari, una trentina di cronisti e di operatori aspettano riparati sotto gli ombrelli. I fan e i curiosi, dapprima scoraggiati dal temporale, aumentano col passare del tempo, assieme agli uomini delle Forze dell'ordine impiegati a garanzia dell'ordine pubblico. Molti gli striscioni di omaggio, specie del Monza. Tante sciarpe del Milan e bandiere di Forza Italia, centinaia di mazzi di fiori e decine di oggetti lasciati come ricordo. Persino uno striscione degli ultras del gruppo Vikings della Juventus. Nella residenza di famiglia del Cav. arrivano a rendere omaggio anche Gianni Letta, Marcello Dell'Utri e Licia Ronzulli. Poi anche lo storico capitano del Milan, Franco Baresi. Più tardi viene consegnata anche una corona di fiori offerta dalla famiglia Doris.

Domani i funerali
I funerali di Stato del fondatore di Fi saranno celebrati domani alle 15 al Duomo dall'arcivescovo di Milano, Mario Delpini. A rappresentare la Commissione Ue ci sarà il titolare europeo dell'Economia ed ex premier italiano, Paolo Gentiloni. Alla riunione in prefettura per decidere le misure di sicurezza hanno partecipato tra gli altri il prefetto di Milano, Renato Saccone, il questore Giuseppe Petronzi, il Capo ufficio del Cerimoniale di Stato e onorificenze Francesco Piazza e un rappresentante della Veneranda Fabbrica del Duomo. Il Comune ha proposto l'accesso libero in piazza senza bisogno di permessi. Intanto continuano ad arrivare i messaggi di vicinanza alla famiglia, mentre nelle sedi diplomatiche italiane - come ha fatto sapere la Farnesina - verranno aperti libri di cordoglio. Lo staff della Camera dei deputati ha reso noto che l'Aula di Montecitorio commemorerà il fondatore del centrodestra, giovedì alle 12. Lo stesso accadrà in Senato, dove l'omaggio a Berlusconi è previsto martedì prossimo alle ore 15. Sempre a Montecitorio, la conferenza dei capigruppo ha stabilito che non ci saranno votazioni in questa settimana ma giovedì alle 12 ci sarà comunque la discussione generale sulle mozioni relative alle pensioni minime.

Gli avvocati del Cav.
In mattinata è arrivato anche il ricordo dello storico avvocato del Cavaliere, Franco Coppi, che ne ha parlato come di «una persona ottimista, con dimostrazioni di fiducia verso l'operato dei suoi difensori. Con me - ha proseguito - non faceva riferimenti al mondo del calcio perché sapeva della mia fede romanista incrollabile. E non scendevamo mai su quel terreno. L'ultima volta lo avevo visto qui a Roma in un suo passaggio qualche mese fa. Aspettavamo che si ristabilisse per fare il punto della situazione su quelle che erano le sue vicende giudiziarie, che a dire la verità si stavano piano piano chiarendo». L'altro legale, Cesare Previti, ha detto di essere «ancora sotto choc», avendo sempre considerato il Cav. «immortale». «Spero che Forza Italia continui - ha proseguito - ma il vuoto che lascia Silvio è incolmabile».

La polemica sul lutto nazionale
Da registrare anche il caso dell'Università per stranieri di Siena, che per volere del rettore Tomaso Montanari non ha esposto nessuna bandiera a mezz'asta. «Mi assumo le la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato è oggi un dovere civile. Non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio - prosegue - quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l'Italia assai peggiori di come li aveva trovati». La polemica sul lutto nazionale è però un tema reale e anche il consigliere regionale lombardo del Pd, Paolo Romano, con un post su Facebook, ha espresso chiaramente la sua contrarietà alla decisione di Palazzo Chigi: «Presidente Meloni, questo lutto nazionale non è in mio nome». Anche Rosy Bindi parla di «scelta inopportuna» e lo stesso fa il virologo e senatore dem, Andrea Crisanti.

La lettera di Pier Silvio a Mediaset
«Non ci sono parole per descrivere la mia emozione ogni volta che mi diceva "Sono orgoglioso di te e di quello che fai". E io ho sempre saputo benissimo che si rivolgeva a tutti noi: io da solo non avrei potuto fare nulla. Nulla». È quanto scrive l'amministratore delegato di Mfe-Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, figlio dell'ex premier, a proposito del padre in una lettera inviata oggi a tutti i collaboratori del gruppo Mediaset. «È stato un uomo che ha dato tanto, tantissimo. Che ha creato tantissimo. E ha sempre considerato la nostra azienda come una sua amatissima creatura. Il mio papà, il nostro fondatore, vi ha sempre amato tutti, uno per uno e adesso il nostro dovere è seguire la sua impronta indelebile, lavorare, lavorare, lavorare. Con entusiasmo e rispetto. Oggi dobbiamo guardare avanti e impegnarci ancora di più, sempre di più. Dobbiamo costruire un Gruppo ancora più forte e ancora più vivo. Lo dobbiamo fare per Mediaset. Lo dobbiamo fare per tutti noi. Ma soprattutto lo vogliamo fare per lui. Vi abbraccio forte. Siete nel mio cuore. E sarete per sempre nel suo cuore».

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