giovedì 8 ottobre 2020
In una nota diffusa dal suo legale, il cardinale ribadisce che né lui né la sua famiglia hanno fondi all'estero e di non aver mai investito denaro della S. Sede nelle attività di Mosquito
Giovanni Angelo Becciu

Giovanni Angelo Becciu - .

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Una difesa in sei punti, affidata a una nota del proprio legale, Fabio Viglione, e la nuova sottolineatura della "assoluta falsità degli addebiti sul proprio conto veicolati attraverso la stampa, confermando l’estraneità da qualunque fatto illecito". Così il cardinale Giovanni Angelo Becciu ribatte punto su punto alle insistenti rivelazioni dei mass media e "confida - aggiunge la nota - nel doveroso equilibrio fra libertà di stampa e diritto ad una corretta informazione nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti". L'avvocato Viglione, inoltre, fa sapere che il porporato si riserva "il ricorso alle competenti Autorità giudiziarie a tutela dell’onore e della reputazione proprie e dei familiari in ogni caso verrà ritenuto necessario”

I sei punti della difesa di Becciu sono i seguenti:

1. “In particolare si sottolinea che né il Cardinale, né i propri fratelli possiedono azioni o obbligazioni, né tantomeno partecipano a fondi d’investimento o posseggono conti esteri".

2."Inoltre, mai vi è stato trasferimento di fondi di provenienza della Segreteria di Stato nella disponibilità privata e personale dei propri familiari e mai sono stati disposti investimenti della Santa Sede nelle attività della società Angel’s, legate alla produzione della birra o alla sua commercializzazione (su questo punto il cardinale, già nella conferenza stampa del 25 settembre scorso - cioè il giorno dopo in cui il Papa lo aveva sollevato dall'incarico di prefetto della Congregazione per le cause dei santi, chiedendgli anche di rinunciare ai diritti conessi al cardinalato -, aveva smentito decisamente, ndr).

4. “Mai il Cardinale ha effettuato investimenti nell’interesse della Santa Sede in attività economiche di Antonio Mosquito". (quest'ultimo è il petroliere angolano che secondo fonti di stampa avrebbe investito nel birrificio riconducibile alla società Angel's in cui è impegnato uno dei fratelli di Becciu, ndr).

5. “I contatti con Cecilia Marogna attengono esclusivamente questioni istituzionali e quindi mai il Cardinale ha richiesto un finanziamento da 150 milioni di euro all’Istituto per le Opere di Religione”. (Cecilia Marogna è la sedicente esperta di diplomazia parallela finita al centro dell'attenzione mediatica per aver ricevuto mezzo milione di euro dalla Segreteria di Stato. In una intervista al Corriere della Sera ha sostenuto di "aver costruito una rete di relazioni in Africa e Medio Oriente per proteggere Nunziature e Missioni da rischi ambientali e da cellule terroristiche". Tuttavia non è chiaro l'uso di questi fondi e alcune fonti giornalistiche sostengono che sia stati usati dalla signora anche per motivi strettamente personali. Nella citata intervista, alla domanda se potesse utilizzare i fondi anche in chiave personale, per scopi riservati Marogna ha risposto: “Sì, potevo farlo” , ndr).

6. "Infine, mai vi è stata alcuna interferenza da parte del Cardinale nel processo nei confronti del Cardinale Pell", sostiene l'avvocato Viglione. Una delle accuse mediatiche rivolte al cardinale riguarda infatti il presunto invio di somme di denaro in Australia per sostenere, dice chi propugna questa tesi, gli accusatori di Pell nel processo subito dal porporato australiano per pedofilia e conclusosi con la sua assoluzione. In sostanza, sempre secondo i sostenitori di questa accusa, in tal modo Becciu avrebbe cercato di sbarazzarsi di Pell, con il quale - e lo ha confermato anche Becciu nella sua conferenza stampa del 25 settembre - l'ex sostituto della Segreteria di Stato aveva avuto "contrasti professionali" - definizione dello stesso Becciu - riguardo alla gestione delle questioni economiche (Pell all'epoca era il prefetto del Dicastero per l'Economia). Secondo il porporato sardo, però, il cardinale australiano avrebbe voluto applicare leggi che in quel momento non erano ancora state emanate.

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