La nave Aquarius in viaggio verso la Spagna (Ansa)
Mentre la nave Aquarius prosegue la sua navigazione verso il porto di Valencia, in Spagna, con il suo carico di migranti, arriva la notizia che la Francia è pronta ad accogliere quei profughi a bordo "che risponderanno ai criteri richiesti dalla concessione del diritto di asilo". La richiesta del diritto di asilo sarà esaminata dalla Spagna, che ha "accolto" la proposta di Parigi.
Ma la navigazione verso la Spagna non è semplice. Si arranca, il mare è grosso, il maltempo imperversa e la nave Aquarius, che da quasi una settimana è il balia di un braccio di ferro europeo, cambia rotta. Va verso la Sardegna per mettersi un po' al sicuro lungo la costa e arriverà in Spagna tra sabato e domenica. «Esausti, sotto choc e con il mar di mare». Così Medici senza Frontiere, che ha il suo personale a bordo dell'imbarcazione, parla dei 629 migranti a bordo.
A scortare la nave della discordia verso il porto spagnolo, messo a disposizione del neo premier iberico Pedro Sanchez, la 'Dattilo' e la 'Orione' due unità della Guardia Costiera e della Marina Militare che hanno a bordo la maggioranza dei 629 migranti.
Ma sono ore molto difficili, dure sotto l'aspetto fisico e psicologico. Medici senza Frontiere parla di «amici, colleghi, con 106 persone esauste e vulnerabili e altre sulle navi delle autorità italiane, sono da giorni in mare, in una lunga e assurda traversata verso la Spagna». A bordo i team «hanno assistito almeno 80 persone col mal di mare». Per evitare le condizioni avverse, la Guardia Costiera Italiana ha indicato un cambio di rotta, spiegano gli operatori della ong, e «insieme alle due navi italiane stiamo navigando lungo la costa orientale della Sardegna verso Valencia».
Sull'Aquarius ci sono attualmente 52 donne, 10 bambini e 45 uomini, tra cui persone trattate per sindrome da annegamento o con gravi ustioni da carburante e acqua salata. Gli altri 523 profughi sono stati trasbordati sulle due unità navali italiane che la stanno scortando.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini che ha liquidato la questione in maniera sbrigativa. «Una nave che prende a bordo sistematicamente 500 persone mi sembra sia attrezzata. E ne hanno a bordo cento. Se hanno dei problemi con un quinto delle persone che di solito prendono a bordo, mi sembra che hanno dei problemi loro».