Licia Rinzulli all'Europarlamento nel 2010 - Ansa archivio

Le deputate neo-mamme potranno allattare in Aula. Lo ha stabilito la Giunta del Regolamento della Camera, che si è riunita oggi. La deliberazione della Giunta di Montecitorio, spiega Igor Iezzi della Lega, stabilisce che le neo mamme potranno accedere nell'emiciclo assieme al lattante, fino a un anno di età, e potranno allattare il figlio o la figlia direttamente in Aula, in una postazione che sarà individuata dai Questori, "in prima fila o in tribuna", dove sarà garantita la privacy.

Finora vigeva il divieto di allattare in Aula, anche se nel 2021 era stata inaugurata una stanza apposita. La proposta arriva da lontano: nel 2019 era stata la stessa Giorgia Meloni, fresca di maternità, a proporlo. Poi nel luglio 2022 Gilda Sportiello, del M5S aveva presentato un ordine del giorno "sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari", a cui si riferisce il parere che la Giunta ha emesso oggi.

"Un passo di civiltà. Dopo l'ok della giunta per il regolamento, il collegio dei questori ora dovrà esprimersi sulle modalità" ma "mi auguro che già entro l'anno si possa concretizzare questa novità"; è il commento della stessa Gilda Sportiello.

"C'erano alcune colleghe che, nel momento dell'allattamento, avevano difficoltà ad intervenire. In questo modo si consente una piena partecipazione ai lavori parlamentari e le deputate non saranno più obbligate a scegliere se restare in Aula o allattare, in un momento delicato come il primo anno di vita del bambino. Ora, spero che si adeguino anche tutte le altre istituzioni".

In particolare, la disposizione deroga all'articolo del Regolamento interno di Montecitorio in base al quale "nessuna persona estranea alla Camera può sotto alcun pretesto, introdursi nell'Aula dove siedono i suoi membri".

Altri Paesi consentono l'allattamento nelle aule parlamentari. Fece notizia, ormai 12 anni fa, la eurodeputata Licia Ronzulli che seguiva i lavori con la sua neonata in braccio (vedi foto).