Newsletter. Dopo Cutro, le nuove norme sulle migrazioni: difficile fare peggio
Le proteste davanti al municipio di Cutro durante il Consiglio dei ministri straordinario
Dopo la strage di Cutro. Le nuove norme sulle migrazioni: difficile fare peggio
La «teatrale» convocazione del Consiglio dei ministri a Cutro, giovedì pomeriggio, con qualche difficoltà della premier Giorgia Meloni davanti ai giornalisti, è servita per sancire la linea dura del governo. Pochi i meriti, molti i punti critici del Decreto migranti varato dal governo all'unanimità nel paese teatro della strage di migranti del 26 febbraio scorso. Ecco cosa ne pensa il nostro Maurizio Ambrosini (leggi qui il commento). Primo: l'annunciato decreto flussi triennale aumenterà le possibilità di ingresso legale per i cittadini di alcuni Paesi in crisi, come Tunisia ed Egitto, ma non servirà per chi fugge da guerre e oppressioni, come l'Afghanistan, la Siria, la Somalia, l'Eritrea. Secondo: viene rafforzata la linea della chiusura (vedi il potenziamento dei Centri di permanenza per il rimpatrio, disumani e inefficienti), senza provare a immaginare soluzioni alternative per l’accoglienza dei rifugiati. Terzo: aggravare le pene per i cosiddetti scafisti ha senso nei rari cari in cui questi sono anche i registi del traffico di esseri umani, altrimenti è semplicemente scaricare la responsabilità delle sofferenze e delle morti in mare sull'ultimo anello (non pochi i minorenni) della catena del trasporto illegale. Quarto: il permesso per “protezione speciale” viene ristretto e in prospettiva abolito. Questo è il "veleno" aggiunto in coda, che avrà le peggiori conseguenze sul futuro dei profughi: la "protezione speciale" era un’opportunità per tutelare chi, pur non avendo ottenuto il riconoscimento come rifugiato, aveva compiuto dei passi verso l’integrazione sociale. Ricacciarlo nell’ombra, ossia in mezzo a una strada, sarà un dramma per lui e un problema per tutti.
«Nessuna menzione - conclude Ambrosini -, almeno nei testi finora diffusi, di corridoi umanitari e altre soluzioni alternative ai viaggi a rischio mortale per mare. Era francamente difficile fare peggio, dopo una tragedia che ha scosso il Paese, e dopo la quale ci si aspettava almeno un sussulto di umanità».
Le misure del Dl migrazioni e il "duello" sulla Marina Militare
Il decreto legge approvato all'unanimità dai ministri a Cutro sui flussi legali e sulla lotta globale ai trafficanti è stato firmato ieri sera, venerdì, dal presidente Sergio Mattarella. Al netto di un "duello" tra il titolare della Difesa Guido Crosetto e quello delle Infrastrutture Matteo Salvini sull'utilizzo della Marina Militare nelle operazioni di soccorso in mare (leggi qui il resoconto di Marco Iasevoli e Vincenzo R. Spagnolo), che nelle bozze era presente e nella versione definitiva no - sebbene già ieri sia stata coinvolta nella zona Sar italiana -, il provvedimento prevede pene più severe per gli scafisti, maggior facilità per avere i permessi per lavorare a chi è già in Italia, e però una stretta sulla protezione speciale. Qui tutti i provvedimenti.
Dieci anni con papa Francesco: inserto speciale digitale su avvenire.it
Storie, testimonianze, immagini. A dieci anni dalla elezione di papa Francesco, avvenuta il 13 marzo 2013, Avvenire dedica domani, domenica 12 marzo, un’edizione speciale digitale acquistabile insieme al quotidiano sul sito avvenire.it. Nella copia digitale del quotidiano ci sarà un ampio lavoro di approfondimento sullo stile e i contenuti del pontificato. Oltre a ripercorrere i momenti più significativi di questi anni, la figura di Bergoglio viene presentata in maniera inedita da chi lo conosce bene. Tra i servizi speciali l’intervista al presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, i contributi dello storico Andrea Riccardi, le analisi dei cardinali Marcello Semeraro e Augusto Paolo Lojudice. E poi l’attenzione ai grandi temi del pontificato come la misericordia, la presenza della donna nella Chiesa, la famiglia, la lotta agli abusi, l’economia al servizio dell’uomo... E, ancora, le storie dei poveri, degli ultimi, degli “scartati” che il Papa, fedele al Vangelo, ha messo al centro del suo servizio.
#avvenireperdonneafghane: il surreale 8 marzo dei taleban
Uomini e donne considerati come "due ali della società"; proibizione del matrimonio forzato delle vedove e del maltrattamento nei loro confronti; ambiente educativo, lavoro e affari affinché le donne "contribuiscano al progresso della società". Se solo fosse vera almeno una parte di quanto affermato dai taleban nel loro surreale messaggio per l'8 marzo, pubblicato su Tra.af Radio Television of Afghanistan e segnalato da Nove onlus, non ci sarebbero più cronache di donne afghane che si danno fuoco, autoimmolandosi per disperazione, perché seviziate dai familiari, vendute e scambiate tra famiglie come merci, costrette a studiare nelle "scuole clandestine" al prezzo di enormi rischi in quanto espulse dal sistema scolastico dall'età di 12-13 anni, costrette a lasciare il lavoro e, di fatto, recluse in casa, come le giornaliste di Avvenire hanno documentato in un mese di lavoro nel progetto #avvenireperdonneafghane. Una cosa vera però c'è, in questa dichiarazione taleban di "auguri" per l'8 marzo: le donne afghane sono davvero "dignitose e sofferenti".
Dialogo tra uno scienziato e ChatBoxGPT. Che non riesce a dire: non lo so
Un dialogo realissimo tra uno scienziato che «sa di non sapere qualcosa» e un programma di intelligenza artificiale. È quello che propone Luca Gammaitoni, che trascrive le performance di ChatGPT: il software più in voga del momento non sa chi sia Castore Durante (medico del XVI secolo che scrisse l'Erbario), ma è in grado di mentire senza pudore per compiacere l'utente (proprio come un umano!), infilando nelle sue risposte informazioni verosimili ma non vere. Leggere per credere!
La conclusione, per gli appassionati, è che, scrive Gammaitoni, «le informazioni fornite da ChatGPT da sole non hanno nessun valore. Le informazioni sono solo dati e i dati senza la capacità di essere interpretati sono solo immondizia digitale che satura la memoria dei nostri dispositivi. Come scrisse Henri Poincaré, famoso scienziato del secolo scorso, «la scienza è fatta di dati come una casa è fatta di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una casa». Pensiamoci».
Gandhi, Hitler, Einstein e il passeggino: il brutto (e il bello) di essere padri
Che cosa avevano in comune Gandhi, Einstein, Stalin, Hitler, Pasolini? Hanno avuto padri problematici oppure loro stessi sono stati pessimi esempi di paternità. Testimonial al contrario delle buone relazioni tra padri e figli. L'avvocata Laura Gaetini, autrice di "Un padre su misura", indaga sui "padri sbagliati", proprio per costruire, al contrario, dei modelli di buone paternità. «Una volta per un uomo era vergognoso spingere un passeggino. Oggi i giovani padri sono orgogliosi di farlo e questa è un’acquisizione sociale importante. Così il figlio sperimenta l’affetto di entrambi. D’altra parte con l’affermarsi della donna nel lavoro la suddivisione dei compiti è stato obbligatoria. E la parità di genere, quella concreta, si allargherà e si consoliderà di conseguenza».
In Nicaragua soppressa la Caritas e confiscate due università cattoliche: la stretta di Ortega
In Nicaragua, le autorità hanno annullato la personalità giuridica della Caritas e confiscato due università di ispirazione cristiana, una delle quali appartenente all'episcopato nicaraguense. I centri di studio confiscati sono l'Universidad Juan Pablo II e l'Universidad Cristiana Autónoma de Nicaragua. Il Ministero dell'Interno ha ordinato a questi atenei di consegnare al Consiglio Nazionale delle Università le informazioni sugli studenti, le iscrizioni e i registri accademici. Intanto dalle Nazioni Unite arriva la richiesta al governo Ortega di porre fine agli abusi e di rilasciare 37 persone "ancora arbitrariamente private della libertà" tra cui monsignor Rolando Álvarez, vescovo di Matagalpa.
Il Vangelo di domenica 12 marzo commentato da padre Ermes Ronchi
Dio non può dare nulla che sia meno di sé stesso: il Vangelo di domenica 12 marzo commentato da padre Ermes Ronchi.
III Domenica di Quaresima In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar (...) qui c’era un pozzo di Giacobbe (...). Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». LEGGI QUI
Il vescovo di Leopoli, la pena di morte e le spese militari cinesi: il meglio degli altri
1) Il videomessaggio del vescovo di Leopoli Mokrzycki dopo gli attacchi missilistici: «Preghiamo per le vittime e per la pace tanto attesa» - Agenzia Sir
2) Corea del Sud: la Chiesa cattolica presenta una petizione al Parlamento per l'abolizione della pena di morte - Agenzia Fides
3) La crescita della spesa militare cinese: è corsa agli armamenti nell’Indo-Pacifico - Asianews
I più letti della settimana su avvenire.it
1) Giorno 377 della guerra in Ucraina: perché ora Bakhmut vale tanto e la "sorpresa" della Georgia di Andrea Lavazza
2) La morte di Maurizio Costanzo: quell’«Ave Maria» di un ateo mai pentito e la domanda, come bambina, sul “dopo” - di Maurizio Patriciello
3) Papa Francesco: dove ci sono donne la Chiesa cambia e va avanti - di Gianni Cardinale