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Newsletter. Alluvione in Emilia, per la ricostruzione il governo aumenta l’azzardo

mercoledì 5 luglio 2023

L'Emilia Romagna alluvionata

Alluvione in Emilia, per la ricostruzione il governo aumenta l’azzardo

Per finanziare la ricostruzione dell'Emilia Romagna il Governo sceglie l’azzardo, aumentandone l'offerta e dunque facendo “giocare” di più gli italiani e ricavandone più introito fiscale. Così per incassare e distribuire ai territori alluvionati 45 milioni di euro (la parte di tasse), se ne faranno uscire dalla tasche degli italiani almeno 200. Tolte le tasse, il resto ingrasserà ulteriormente “azzardopoli”. Lo prevede il decreto-legge 1 giugno 2023, che autorizza l’Agenzia delle dogane e dei monopoli a istituire estrazioni settimanali aggiuntive di Lotto, Superenalotto, 10eLotto, Simbolotto e SuperStar. Attualmente le estrazioni settimanali sono tre, col decreto si passa a quattro ciascuna: cinque estrazioni supplementari a settimana. Non si è imparata dunque, denuncia il nostro Antonio Maria Mira, la lezione dell'Abruzzo: dopo il terremoto del 2009 fu aumentata l'offerta di "gioco" per incassare più tasse. L'extra-azzardo doveva finanziare la ricostruzione, ma è rimasto per sempre, facendo buttare via agli italiani centinaia di milioni.

Il 23 luglio la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. E c'è l'indulgenza plenaria

Indulgenza plenaria per i nonni, gli anziani e tutti i fedeli che parteciperanno il 23 luglio, in occasione della Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, alla Messa che papa Francesco presiederà nella Basilica di San Pietro, oppure alle diverse celebrazioni in tutto il mondo. Ecco le condizioni per acquisirla: la confessione sacramentale, la comunione eucaristica e la preghiera secondo le intenzioni del Papa. Viene concessa l’indulgenza plenaria anche ai fedeli che il 23 luglio dedicheranno del tempo "a visitare in presenza o virtualmente, attraverso i mezzi di comunicazione”, gli anziani bisognosi o in difficoltà. E ancora potranno acquisirla, a certe condizioni, “gli anziani malati e tutti coloro che, impossibilitati ad uscire dalla propria casa per grave motivo, si uniranno spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata Mondiale, offrendo a Dio Misericordioso le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della propria vita”.

Francia, i 4 nodi da affrontare perché gli "insorti" non diventino "generazione perduta"

Cosa si è rotto? La Francia se lo chiede, non riuscendo facilmente a riconoscersi allo specchio, dopo l’esplosione dell’«effetto Nahel», dal nome del minorenne ucciso da un poliziotto. Sono almeno 4 i nodi che il Paese si trova ad affrontare perché gli "insorti" non si trasformino in "gioventù perduta". Eccoli: la segregazione urbana nei 1.500 quartieri-alveari delle banlieue, oggi al centro di vasti piani di riqualificazione, in cui il tasso di povertà supera spesso il 40%. Il razzismo strisciante nei confronti dei giovani che hanno radici arabo-musulmane o africane, che ne accentua il senso d’esclusione. Le disuguaglianze educative, per cui per i giovani dei ceti popolari è più difficile avere buoni risultati scolastici, rispetto ad tanti altri Paesi ricchi. Infine, il fallimento dell’integrazione, in particolare del vecchio modello assimilazionista alla francese. L'analisi del corrispondente da Parigi Daniele Zappalà.

Un robot per recitare le preghiere con noi? Purché non sostituisca la relazione umana

​Gabriele Trovato, ingegnere informatico livornese di 42 anni trapiantato in Giappone, ha creato SanTO (“To” sta per theomorphic operator), il primo robot prestato alla fede cattolica. «Ho pensato a mia nonna e alla sua abitudine di tenere immagini sacre in casa: devo costruire qualcosa in grado di interagire, mi sono detto, potrebbe fare la felicità di molti fedeli costretti a restare spesso tra quattro mura». Ma come funziona il robot religioso? «Per attivarlo basta sfiorargli la mano», spiega l’ingegnere al nostro Marco Birolini. Il robot registra la domanda dell’utente e cerca nel database le parole più adatte per rispondere, "pescando" un passo della Bibbia pertinente. Può recitare il Rosario e le altre preghiere insieme a chi lo utilizza, correggendo gli errori per aiutare a memorizzarle, ne può creare di nuove attingendo dalle Scritture e racconta la storia del santo del giorno. Un supporto e non certo un oracolo. Anche perché, riflette don Luca Peyron, «la sfida della pastorale è quella di usare sistemi di intelligenza artificiale per migliorare l’annuncio del Vangelo ma custodendo sempre la differenza umana, non diventando anche noi parte di un movimento confusivo che, dando alla macchina configurazioni troppo antropomorfe, rendano quel rapporto sostitutivo di un autentico rapporto umano che – assumiamo – solo è capace di umanizzarci».

Il bambino e il carabiniere: la storia a lieto fine di Caivano (raccontata da don Patriciello)

I bambini che non vanno mai in vacanza giocano nell'oratorio di un quartiere intriso di illegalità. Il giovane comandante della stazione dei Carabinieri viene in visita per fare capire ai piccoli che lo Stato c'è ed è un amico. Uno dei bambini si avvicina e all'orecchio gli dice: «Io ti conosco, sei venuto a casa e hai portato via mio papà». Il militare non si perde d'animo, gli spiega qual è il suo lavoro e perché è importante. Ed ecco il lieto fine della storia raccontata dal parroco, il nostro amico Maurizio Patriciello: un bacio stampato sulla barba del capitano. Il bambino ha capito che degli uomini in divisa si può fidare.

Cani e gatti anziché figli? Polemiche su Roccella, ma la questione è aperta

Aprono nuovi negozi per animali, chiudono quelli per la prima infanzia. Non c'è da stupirsi, vista la crisi demografica da una parte e il crescente interesse delle persone per gli amici a quattro zampe (ma anche pesci, tartarughe, uccelli, perfino rettili... ). La conseguenza, osservabile da chiunque, è che ai giardini si trovano più cani che bambini. A notarlo è stata anche la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella, che intervenendo a un meeting ha detto che spesso agli animali viene dato un nome "umano", parlando quindi di «un desiderio, un bisogno di affettività e di famiglia che c'è ma viene trasferito in maniera impropria sugli animali». La ministra è stata travolta dalle polemiche, come racconta qui Francesco Ognibene, e si è persa un'occasione per ragione su un tema: qual è il motivo della "sostituzione" degli animali al posto dei bambini nelle case degli italiani? «Io vorrei - ha spiegato Roccella - una società in cui i cani e i gatti sono affetti di casa ma in case più vive e popolate di persone».

Il Catalogo dei nuovi martiri, testimoni di "esistenze riuscite"

«I martiri sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli», dice papa Francesco: sono «vescovi, sacerdoti, consacrate e consacrati, laici e famiglie, che nei diversi Paesi del mondo, con il dono della loro vita, hanno offerto la suprema prova di carità». Da qui al Giubileo del 2025 sarà compilato un elenco (Catalogo) di martiri, e nella lista ci saranno persone appartenenti a tutte le confessioni cristiane. Un aiuto per i credenti, affinché attingano «dallo scrigno di tanta generosa fedeltà a Cristo le ragioni della vita e del bene», scrive ancora il papa nella Lettera con la quale istituisce una apposita Commissione in seno al Dicastero delle Cause dei Santi. E oggi di questo Catalogo abbiamo più bisogno che mai, scrive nella sua riflessione Riccardo Maccioni, perché, al di là delle apparenze, quelle dei martiri sono esempi di «esistenze riuscite, risorte. Biografie che seppur bagnate dalle lacrime chiamano al sorriso e che mentre in apparenza denunciano la violenza ingiusta subita dalla vita, in realtà ne testimoniano la vittoria sull’odio, sulla sopraffazione. Sulla morte».

Il Vangelo di domenica 9 luglio commentato da padre Ermes Ronchi / IL PODCAST

Nel cuore di Dio l’alfabeto della vita

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli... ». ASCOLTA IL PODCAST