Giovani Allevi suona ai Fori Imperiali di Roma nel video di "Tomorrow"
Le dita che scivolano sul pianoforte, i riccioli bianchi che spuntano dal berretto e il sorriso che torna ad allargarsi: così Giovanni Allevi torna alla musica per l'ambiente ed è un piacere riascoltare le sue note suonate live. Oggi 8 dicembre, in occasione della Giornata dei Giovani, presenta alla COP 28 a Dubai il brano inedito Tomorrow, dedica del compositore ai giovani attivisti di Youth4Climate. Nel corso dell'evento internazionale, Earth Day (di cui il maestro è Ambassador dal 2018) e Nazioni Unite è stato presentato il videoclip del brano, in cui si vede Allevi ai Fori Imperiali di Roma di fronte al Colosseo. "Perchè domani ci sia per tutti noi un giorno più bello!", questo il senso intimo del brano.
Tomorrow è una ballad per pianoforte solo, lenta e meditativa, perché per dirlo con le parole dello stesso compositore filosofo: "Non dobbiamo aver paura della nostra fragilità. Una condizione dell'animo umano in cui ci si riconosce nei momenti di sconforto, ma che a partire dalle note di Tomorrow, si apre alla speranza di una soluzione, alla vittoria sui nostri draghi interiori".
Giovanni Allevi ha composto e registrato Tomorrow durante il periodo di malattia che lo ha tenuto fuori dalle scene per quasi 2 anni, e attraverso le note meditative di questa romantica ballad, si riconnette oggi con i milioni di fan di tutto il mondo. È già annunciato il suo grande ritorno dal palco dell'Ariston al Festival di Sanremo.
Il videoclip presentato a Dubai è inserito nel programma di iniziative che Earth Day, insieme il Ministero dell'Ambiente, ha promosso a sostegno della Youth4Climate, l'evento che dalla COP26 Milano-Glasgow ha avuto il merito di mettere i giovani al centro del dibattito climatico.
“Da un punto di vista filosofico la lotta al cambiamento climatico ci pone di fronte la scelta etica tra due posizioni completamente opposte - ha ricordato Giovanni Allevi lanciando un messaggio ai giovani a margine della sua esibizione al Colosseo - Una è questa: agisco per il bene delle generazioni future. Per arrecare un sollievo a persone che neanche mi conoscono. L’altra è non agisco affatto; mi disinteresso delle generazioni future; tengo a me strette le poche certezze che ho, nella speranza che il problema mi raggiunga il più tardi possibile. Altruismo o egoismo? Cosa scegliere? Io dico altruismo. Ora però vi devo convincere. Perché il mondo contemporaneo sta andando da tutt’altra parte. Amare significa compiere un salto nell’abisso, dove io con coraggio do tutto me stesso senza chiedere nulla in cambio. Perché è meglio. Perché così io sono libero dalle cose; sono libero dal mio stesso desiderio di potere. Questa si chiama libertà, ed è ciò che ci contraddistingue da tutti gli altri esseri viventi".
"O forse vogliamo tenerci stretti tutti i nostri privilegi e arricchirci a scapito degli altri? - aggiunge Allevi - Sentite com’è asfittica questa posizione? Che sensazione di chiusura e di tensione? Per quale motivo io dovrei ammirare una persona così, un popolo così, una nazione così, una cultura così? La lotta al cambiamento climatico - chiude il maestro - è soprattutto un gesto d’amore, che in una società superficiale e conformista come la nostra si rivela essere un gesto dirompente e rivoluzionario. Siate dirompenti, rivoluzionari e luminosi!”.
Un impegno importante da parte di Giovanni Allevi che sta uscendo dalla malattia con una lotta affrontata con positività, ma ancora faticosa, come scrive oggi sui social, ringraziando il pubblico per i pensieri che gli sta dedicando: "Certo, nel video si intuisce la mia sofferenza: sotto il cappotto un busto molto stretto protegge la mia schiena, tra una ripresa e l'altra ho dovuto fermarmi e riposare, le dita, ogni tanto cedono. Ma altrettanto si intuisce il mio forte amore per la vita e per la musica, ed è questo ciò che conta. Che Tomorrow vi sia di ispirazione!"