Quattro no sulle unioni civili, chiari e argomentati: al «regime identico a quello del matrimonio», previsto dalla bozza del ddl Cirinnà che andrà in discussione al Senato il 28 gennaio (e non più il 26); alla stepchild adoption come «"diritto al figlio" dell’aspirante genitore»; all’affido rafforzato; alla maternità surrogata. Sono i punti dell’appello di giuristi promosso dal Centro studi Livatino «in vista dell’esame del ddl unioni civili» che sotto lo slogan «Rilancio della famiglia come riconosciuta dalla Costituzione - No a improprie equiparazioni» raccoglie già le adesioni di 103 tra magistrati, avvocati, docenti universitari di materie giuridiche e notai di tutta Italia. Per aderire al testo (che pubblichiamo qui di seguito integralmente, con le prime firme raccolte). www.centrostudilivatino.it, scrivere a info@centrostudilivatino.it Appello di giuristi promosso dal Centro Studi Livatino in vista dell’esame del ddl unioni civili Rilancio della famiglia come riconosciuta dalla Costituzione, no a improprie equi parazioni In vista dell’esame al Senato del disegno di legge c.d. sulle unioni civili, da giuristi a vario titolo impegnati nella formazione, nell’attività forense e nella giurisdizione, esprimiamo forte preoccupazione per l’insieme del testo prossimo al voto. 1. L’ordinamento già riconosce in modo ampio diritti individuali ai componenti di una unione omosessuale. Il ddl in questione, pur denominandosi delle unioni civili, in realtà individua un regime identico a quello del matrimonio, riprendendo alla lettera le formule che il codice civile adopera per disciplinare l’unione fra coniugi. Ciò contrasta con la Costituzione, che tratta in modo specifico la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, distinguendola dalle altre formazioni sociali, in considerazione della sua funzione fondamentale e infungibile: è iniquo mettere sullo stesso piano realtà diverse. 2. Particolarmente iniqua è la previsione – contenuta nel ddl – della possibilità di adottare da parte della coppia same sex, se pure transitando dalla via della stepchild adoption: in tal modo la crescita di un minore all’interno in una coppia omosessuale viene fatta equivalere a quella in una coppia eterosessuale, e il bambino è privato dal legislatore della varietà delle figure educative derivanti dal sesso diverso dei genitori. In base all’orientamento delle Corti europee, l’adozione non resterà a lungo limitata ad alcuni casi: verrà estesa per ogni coppia omosessuale, perfino a scapito del genitore biologico, che potrebbe anche essere sollevato dal proprio ruolo a vantaggio del convivente same sex. In tal modo il “diritto al figlio” dell’aspirante genitore sostituisce il “superiore interesse del minore”, sul quale finora si è fondato il diritto minorile, mettendo in crisi quest’ultimo. 3. Non è accettabile, quale alternativa alla stepchild adoption, il c.d. “affido rafforzato”, cioè la trasformazione dell’affido in una adozione rispetto alla quale il decorso del tempo può far giungere a una sistemazione definitiva nella “famiglia” di destinazione. Affido e adozione rispondono a logiche differenti e perseguono obiettivi non sovrapponibili, avendo avuto finora entrambi come riferimento l’interesse del minore, variabile a seconda della situazione di partenza: nell’affido è una momentanea difficoltà della famiglia originaria, nell’adozione la stato di abbandono del minore. Il ddl forza istituti consolidati per conseguire scopi differenti da quelli per i quali sono previsti. 4. L’approvazione del ddl sulle c.d. unioni civili condurrebbe alla maternità surrogata: se il regime della convivenza fosse parificato a quello coniugale, dal primo non potrebbe restare fuori qualcosa che caratterizza il secondo. E se la Corte EDU ha costruito un “diritto” ad avere i figli, come sarebbe ammissibile la via della adozione same sex, diventerebbe ammissibile pure quella della “gestazione per altri”. L’utero in affitto è una delle forme contemporanee di sfruttamento e di umiliazione della donna più gravi, ostile a quel rispetto della persona che è cardine del nostro ordinamento. In un momento di così seria crisi demografica e di tenuta del corpo sociale, auspichiamo una legislazione che, in coerenza con lo spirito e con la lettera della Costituzione, in particolare degli articoli 29 e 31, promuova la famiglia e favorisca la maternità, e così metta da parte ddl come quello c.d. sulle unioni civili, ostili alla dignità della persona, all’interesse del minore, al bene delle comunità familiari, al futuro dell’Italia. Roma, 13 gennaio 2016 1. MAURO RONCO – Professore ordinario di diritto penale Università di Padova - Presidente del Centro studi Livatino 2. ROSSANO IVAN ADORNO – Professore associato di diritto processuale penale Università di Lecce 3. DOMENICO AIROMA – Procuratore della Repubblica aggiunto Tribunale Napoli Nord 4.GIUSEPPE AMADEO – Avvocato a Genova. Nel direttivo naz. Un. Giuristi Cattolici 5.SIMONA ANDRINI – Professore ordinario di sociologia del diritto Università Roma Tre 6.MARIA PIA BACCARI – Professione ordinario di diritto romano LUMSA 7.JENNIFER BASSO RICCI – Avvocato a Milano 8.GIOVANNA BERNINI – Avvocato a Piacenza 9.ALESSIO BIAGIONI – Avvocato a Pisa 10.DANIELA BIANCHINI – Avvocato a Roma 11.ANDREA BIXIO – Già Professore di Sociologia generale Università La Sapienza di Roma 12.DOMENICO BONARRETI – Consigliere Corte di appello Milano 13.CLAUDIO BORGONI – Avvocato a Piacenza 14.PIETRO BROVARONE – Giudice onorario Tribunale di Biella 15.CARLO BROTINI – Avvocato a Pisa 16.VALTER BRUNETTI – Sost. Procuratore della Repubblica Tribunale di Napoli 17.ANDREA BUCELLI – Professore associato di diritto privato Università di Firenze 18.MARCO CAMPARADA – Avvocato a Monza 19.CLARA CARAVAGGI – Avvocato a Milano 20.ALESSANDRO CARRA – Giudice al Tribunale di Bari 21.FRANCESCO CAVALLO – Avvocato a Lecce 22.GIANCARLO CERRELLI – Avvocato a Crotone – Componente Direttivo naz. Giuristi Cattolici 23.ALDO CIAPPI – Avvocato a Pisa 24.MARIO CICALA – Presidente di sezione della Corte di Cassazione 25.CARLO CIGOLINI – Avvocato a Genova 26.FRANCESCO CIOCIA – Consigliere Corte di appello Napoli 27.MARIA ANTONIA CIOCIA – Professore ordinario di diritto privato 2^ Università Napoli 28.STEFANO CIVARDI – Sost. Procuratore della Repubblica Tribunale di Milano 29.MASSIMO CONGEDO – Avvocato a Lecce 30.LUIGI CORNACCHIA – Professore associato di diritto penale Università di Lecce 31.DAVIDE COZZOLINO – Avvocato a Salerno 32.ALFONSO D’AVINO – Procuratore aggiunto della Repubblica Tribunale di Napoli 33.LUCA DEANTONI – Avvocato a Mantova 34.UMBERTO DE AUGUSTINIS – Sost. Procuratore generale Corte di Cassazione 35.FULVIO DE ANGELIS – Avvocato a Napoli 36.FRANCESCO DE BIASI – Avvocato a Roma 37.ALBERTO DE CRISTOFARO – Avvocato a Napoli 38.NICOLA DEL PIANO – Avvocato a Napoli 39.FRANCESCO FARRI – Ricercatore Giurisprudenza Università di Firenze 40.FRANCESCA FERI – Avvocato a Pistoia 41.MATTIA FRANCESCO FERRERO – Avvocato a Milano. Presidente dell’Un. Giuristi Cattolici di Milano 42.MARIA FRANCICA – Giudice Tribunale S. Maria Capua Vetere 43.LORENZO FORNACE – Sost. Procuratore della Repubblica Tribunale Imperia 44.NICOLA GALIZIA – Avvocato a Roma 45.MAURO GALLINA – Giudice Tribunale Milano 46.FABIO MASSIMO GALLO – Presidente di sezione Corte di appello di Roma 47.NICOLA GARAVENTA – Avvocato a Genova 48.CELESTE GATTO – Avvocato a Salerno 49.VALERIA GERLA – Avvocato a Milano 50.MARTA GIANSANTI – Avvocato a Roma 51.GUIDO GIOVANNELLI – Avvocato a Prato 52.MAURO GIOVANNELLI – Avvocato a Prato – Presidente dell’un. Giuristi Cattolici di Prato 53.GIOVANNI GROSSI – Avvocato a Milano 54.LORENZO JESURUM – Avvocato a Roma 55.GAETANO LAURO GROTTO – Avvocato a Roma 56.LUCIA LEONCINI – Giudice Tribunale Pistoia 57.CARMELO LEOTTA – Avvocato a Torino. Ricercatore di diritto penale Univ. europea 58.NICOLETTA LISI – Avvocato a Genova 59.BENEDETTA LUBELLI – Avvocato a Lecce 60.ADA LUCCA – Giudice Tribunale di Genova 61.PAOLO MADDALENA – Presidente emerito della Corte Costituzionale 62.ALESSIA MAGLIOLA – Giudice Tribunale Sorveglianza Lecce 63.ANTONIO MAGLIONE – Pres. Sezione emerito Corte di appello Genova 64.VINCENZINA MAIO – Avvocato a Salerno 65.ALFREDO MANTOVANO – Consigliere Corte di Appello Roma 66.DORA MANTOVANO – Avvocato a Roma 67.GIUSEPPE MARRA – Consigliere Corte di Cassazione 68.FRANCESCA MARIANO – Giudice Tribunale di Lecce 69.SIMONA MUZZO – Avvocato a Pisa 70.DOMENICO NACCARI – Avvocato a Roma 71.FRANCESCA NADDEO – Professore associato di diritto civile all’Università di Salerno 72.ANDREA NASTASI – Avvocato a Palermo 73.STEFANO NITOGLIA – Avvocato a Roma 74.DANIELE ONORI – Avvocato a Roma 75.MARIANNA ORLANDI – Avvocato a Padova 76.MARIA PAGANO – Avvocato a Modena. 77.MAURO PALADINI – Professore ordinario di diritto privato Università di Brescia 78.ANNA PANFILI – Avvocato a Genova 79.LUCA G. PICONE – Avvocato a Milano 80.SIMONE PILLON – Avvocato a Perugia 81.ALBERTO PISTONE – Avvocato 82.MARGHERITA PRANDI – Avvocato a Piacenza 83.LUCIA RABBONI – Giudice Tribunale per i Minorenni . Lecce 84.ALBERTO REVELLO – Avvocato a Genova 85.GIACOMO ROCCHI – Consigliere Corte di Cassazione 86.GIOVANNI ROCCHI – Avvocato a Genova 87.ALFREDO RUOCCO – Consigliere Corte di appello Roma 88.EVA SALA – Avvocato a Milano 89.ANGELO SALVI – Avvocato a Roma 90.CIRO SAMMARTINO – Avvocato a Salerno 91.SIMONETTA SAVERI – Avvocato a Genova 92.CIRO SEPE – Avvocato a Napoli 93.GEMMA SESSA – Avvocato a Salerno 94.PAOLO SOMMELLA – Avvocato a Genova 95.GASPARE STURZO – Giudice indagini preliminari Tribunale Roma 96.CARLO TESTA – Avvocato a Roma – Presidente Accademia naz. del diritto 97.SILVIA TOGNOLINA – Avvocato a Milano 98.ALICE TORTI – Avvocato a Monza 99.CARLO GIULIO TORTI – Avvocato a Monza 100.RICCARDO TURRINI – Dirigente Generale Ministero della Giustizia 101.GUIDO VANNICELLI – Giudice Tribunale di Milano 102.FILIPPO VARI – Professore ordinario di diritto costituzionale Univ. Europea 103.ANGELO VIANELLO – Notaio nel Veneto
No al «regime identico a quello del matrimonio», previsto dalla bozza del ddl Cirinnà che andrà in discussione al Senato il 28 gennaio; alla stepchild adoption come «diritto al figlio»; all’affido rafforzato; alla maternità surrogata. Sono i punti dell’appello di giuristi promosso dal Centro studi Livatino. 103 le adesioni.
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