sabato 17 novembre 2012
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«Verso la Terza Repubblica» scende in campo. Per la convention di oggi gli organizzatori hanno praticamente "invaso" tutta la struttura di via Tiburtina, gli ex studi cinematografici De Paolis (oggi Studios per le tv) tre capannoni, di cui uno collegato su maxischermo, per complessivi 3mila posti a sedere circa. Una location "a fisarmonica", indice dell’attesa che c’è fra gli stessi organizzatori sulla portata della risposta. Le adesioni al manifesto hanno superato, nella serata di ieri, quota 7mila, mentre su Facebook già simpatizzano in quasi 1.400.Un discreto bottino, per iniziare. C’è attesa soprattutto per l’intervento di Luca di Montezemolo, che parlerà fra i primi, oggi pomeriggio. Dopo l’introduzione di Edoardo Nesi – l’ex industriale premio Strega, cantore del fenomeno cinese a Prato – quello del presidente della Ferrari sarà un intervento prettamente politico. Se non una discesa in campo ufficiale neanche stavolta, insomma, qualcosa di molto simile. L’intervento successivo sarà di Andrea Olivero che sarà l’unico esponente di Todi a prendere la parola, avendo scelto Raffaele Bonanni di non intervenire dal palco (il segretario della Cisl sarà comunque presente, in prima fila) per non prestarsi a strumentalizzazioni a danno del suo delicato ruolo di leader sindacale. «Senza la pretesa di esserne il rappresentante – spiega il presidente delle Acli – porterò tutto il portato programmatico e valoriale del Forum di Todi. Convinto che sia questo un primo passo verso una nuova offerta politica». «Nuova offerta – interviene all’unisono Bonanni – nella quale esperienze e culture diverse dovranno farsi carico del vuoto che alimenta una preoccupante disaffezione dalla politica». Carlo Costalli, pure fra i firmatari del manifesto, invece non ci sarà, ma l’Mcl sarà comunque rappresentata dal vice Antonio Di Matteo. «Per noi – spiega Costalli – è fondamentale la ritrovata unità del Forum di Todi ed auspichiamo che si possa lavorare insieme a "Verso la Terza Repubblica" portando la forza dei valori che ci sono più cari, dalla vita a partire dalle sue forme più indifese, alla famiglia, alla libertà di educazione».Prima dell’intervento conclusivo di Riccardi prenderanno la parola Stefania Giannini, rettore dell’università di Perugia, l’economista Irene Tinagli, il presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai ed Enrico Zanetti di "Verso Nord". Dall’incontro di oggi dovrà scaturire naturalmente anche una linea politica. I politici resteranno ad ascoltare, però, anche se l’Udc assicura «attenzione» e sarà comunque presente con una delegazione composta da Galletti, Adornato e D’Alia. Il tema politico è soprattutto il futuro del governo Monti. Su questo è netto Dellai: «Monti non può essere una parentesi. La convention dev’essere il primo passo, che deve poi aprirsi anche a Casini e alle altre forze che nell’area moderata intendono porre rimedio al cedimento strutturale della Seconda Repubblica. Ma il federatore potrà essere uno solo. E cioè Mario Monti».
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