lunedì 7 luglio 2014
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"Le frontiere" tra Italia, Slovenia e Austria, "sono state attraversate da eserciti due volte nel corso del '900 che si sono affrontati addirittura in spaventosi corpo a corpo. Tutto questo appartiene al passato perché insieme siamo in una famiglia comune che è quella dell'Europa". Così Giorgio Napolitano parlando a Sveta Gora, in Slovenia, dove insieme al presidente sloveno, Borut Pahor, ha inaugurato la 'Panchina della pace' nel centenario della Prima guerra mondiale. "Sapremo superare anche questa profonda crisi che ci ha colpito negli ultimi anni e di cui hanno sofferto le conseguenze le nostre economie, la società, le popolazioni", ha detto il presidente della Repubblica. Soffermandosi sulle difficoltà dell'Unione europea, Napolitano ha ricordato che "sono trascorsi molti decenni da quando nel 1957, a Roma, furono firmati i trattati istitutivi della Comunità economica europea: ricordo - ha proseguito - i dibattiti difficili di quel momento, anche nel Parlamento italiano". Napolitano ha proseguito, osservando che "da allora di strada ne abbiamo fatta tantissima, tra molti alti e bassi. La costruzione dell'Europa ha conosciuto molti momenti di crisi, nessuno però così grave come il periodo che stiamo vivendo, da 7-8 anni. Ma nel passato la Comunità ha saputo superare crisi che erano essenzialmente nei rapporti politici tra gli Stati membri e sono sicuro che supererà anche questa profonda crisi che ci ha colpito negli ultimi anni".
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