mercoledì 16 ottobre 2013
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«Per quanto riguarda il rapporto con i Comuni, al posto di una situazione come quella attuale di pesantissimi tagli agli enti locali e di iniquità, meglio che il governo dia “zero” a tutti».Il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi, al solo sentir parlare dei contorni entro i quali verrà applicata la manovra varata dal governo picchia i pungi sul tavolo e si indispettisce. «Tutto come al solito – dice –, al posto di andare a tagliare gli sprechi, si va a colpire tutti e soprattutto gli enti virtuosi. I miei tecnici hanno fatto due conti. Nel 2011 in Veneto, lo Stato ha dato ai comuni mediamente 220 euro a cittadino. Ci sono altre Regioni, in cui lo Stato dà più di mille euro ad abitante. A questo punto preferisco, appunto, che diano “zero” a tutti, così costringi chi spreca o chi ha troppe risorse a disposizione a diventare virtuoso». Mi scusi sindaco Tosi, il suo è un paradosso, vero?«Per niente. Così facendo si toglierebbero gli sprechi e il governo avrebbe le risorse per fare un reale taglio del cuneo fiscale, restituendo alle famiglie e ai cittadini una concreta capacità di spesa».Ma è percorribile questa strada?«Nel caso della città che io amministro sì, certo non sarebbe facile dovrei alzare il prelievo fiscale, ma per Irpef comunale e Imu, Verona non ha ancora applicato le aliquote massime. Io rinuncio a 220 euro a cittadino, altre città invece dovrebbero imparare a ridurre gli sprechi e a diventare virtuose, che è poi quello che dovrebbe fare lo Stato. Verona su un Bilancio di circa 300 milioni, riceve dal governo poco più di 20 milioni, a fronte di un miliardo pagato tra Ires e Irpef. Queste sono le proporzioni».Nella manovra compare la Trise, dovrebbe accorpare dei tributi e delle tasse, porterà vantaggi ai comuni?«Questa “partita qui”, come è sempre stato negli ultimi anni d’altra parte, potrebbe nasconde l’ennesima fregatura. È il mio sospetto. Alla fine il saldo tra lo Stato e i Comuni sarà a vantaggio dello Stato. Ho parlato con qualche ministro e l’impressione è quella che non ci siano soldi. In pratica al posto di tagliare la spesa pubblica statale, tagliano alla periferia, dicendo poi aumentate le tasse locali...vedremo quando sarà chiara l’applicazione».Però ci sono due miliardi per l’allentamento del Patto di stabilità...Bisogna vedere come sarà applicato. Se serve per saldare i fornitori, a me non serve a nulla, perché Verona paga a 30 giorni. Se invece permette ai comuni virtuosi che hanno i soldi in cassa di fare degli investimenti allora è diverso. Sarebbe positivo. Ma sia chiaro: lo Stato non ci sta dando niente, spenderemmo solo i nostri soldi, almeno quello...».
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