venerdì 24 giugno 2016
De Palo: «Basta deleghe, serve stare dentro le scuole»
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«Abbiamo bisogno di incidere davvero e di partecipare in modo forte alle decisioni della scuola. Papa Francesco ci chiede di 'immischiarci' nelle faccende della società, di non guardare la vita dal balcone, perché solo da dentro si riescono a cambiare davvero le cose». Gianluigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle famiglie, quattro figli e una pagina Facebook personale che è un vero e proprio diario di bordo delle gioie e delle fatiche familiari, confida molto nel progetto di formazione per genitori che vogliono entrare nei Consigli d’istituto scolastici. «A fare polemiche fuori, nel cortile, sono bravi tutti e non costa niente. Come papà e mamme dobbiamo fare molto di più, essere un autentico tramite tra la scuole e le famiglie». L'INIZIATIVA DEL FORUM: FORMAZIONE PER GENITORIIn tanti considerano questi organi di partecipazione ormai svuotati. C’è davvero possibilità di incidere? Guardi, noi abbiamo vissuto una fase sperimentale su Roma. In 70 si sono candidati. In 60 sono stati eletti. Si sono occupati di cose concretissime: l’amianto sui muri, i vetri pericolanti in classe, lavagne rotte, le scale pericolose, la cura degli spazi esterni. Si sono guadagnati la fiducia degli altri genitori su cose tangibili, vere. Pensi, c’è un papà di Roma che è riuscito ad ottenere una delibera che prevede il 'fattore figli' per le attività extradidattiche come il potenziamento di inglese o lo sport: più bimbi hai, meno paghi. Potrebbe diventare un modello... In molti hanno preso spunto e ci lavoreranno nelle loro scuole. In generale ci sarà un portale che consentirà lo scambio di esperienze e di punti di vista e che aiuterà a costituire una vera e propria rete delle competenze. Ovviamente questi genitori andranno a interloquire con i dirigenti e gli insegnanti sui progetti educativi. Considero il dibattito in corso sul gender per molti versi una grazia, perché restituisce ai genitori il compito di monitorare ciò che il figlio vive a scuola. L’istruzione e l’educazione non possono essere una delega in bianco. Nei prossimi anni ci saranno tantissimi e diversificati progetti educativi inerenti la sfera affettiva, bisognerà essere sempre più vigili e soprattutto sensibilizzare le altre famiglie a interessarsene. Non è una novità, quando ero studente io c’era il progetto 'Lupo Alberto' sull’uso del preservativo. L’unica strategia possibile è essere presenti, guadagnarsi la fiducia dell’istituzione scolastica e dei genitori, convincere con buone ragioni su ciò che può aiutare o non aiutare affatto lo sviluppo dei nostri bambini. Non è facendo polemiche che argini i progetti che non ci piacciono, ma con la forza della presenza, della partecipazione e della ragionevolezza. Credete di riuscire a tirare dentro molti genitori? Il 16 luglio ci sarà il primo momento di formazione per i responsabili regionali e provinciali del Forum. Poi l’iniziativa dovrà procedere a tappeto. Ci siamo dati un progetto di tre anni, un tempo medio. In tanti sono interessati, dobbiamo convincerli che non c’è nulla di cui aver paura, che non sono richieste conoscenze strabilianti, e che attraverso la nostra rete non saranno soli. È più semplice di quanto si immagini e quando sei dentro ti vengono idee e sogni che poi vorrai realizzare per la comunità scolastica.
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