«Settanta anni fa le donne italiane esercitarono per la prima volta il diritto di voto, alle amministrative del marzo 1946. Ventuno furono le Madri Costituenti elette alle politiche del 2 giugno 1946, nello stesso giorno in cui l'Italia scelse tra Repubblica e Monarchia.
Ventuno donne, su 556 componenti, furono elette nell'Assemblea Costituente. Cinque di loro furono componenti della Commissione dei 75, incaricata di elaborare il progetto di Costituzione: Nilde Iotti, Angela Gottelli, Teresa Noce, Angelina Merlin e Maria Federici. Tutte entrarono a far parte delle tre sottocommissioni».
È stata la deputata e vice presidente del Partito democratico, Sandra Zampa, a ricordare oggi alla Camera questo importante compleanno della nostra storia democratica illustrando la mozione, di cui è prima firmataria, dedicata al 70° anniversario del voto alle donne italiane e che domani, Giornata internazionale del voto alle donne, sarà messa ai voti. La mozione richiama il ruolo svolto dalle prime parlamentari per l'estensione dei diritti a tutte le donne, per il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici, per la rivalutazione sociale della maternità e per la necessità della sua tutela. Richiama inoltre il governo sulla necessità di colmare il divario che ci separa da altri Paesi in termini di reale parità di accesso in tutti i settori.
Fra i sotto-indici che compongono il Global Gender Gap Report, su 136 Paesi l’Italia è al 65° per quanto riguarda la scolarizzazione, al 72° per la salute, al 44° per l'accesso al potere politico e al 97° per partecipazione alla vita economica.