Ho inghiottito per anni la stessa medicina pensando fosse meglio farlo a stomaco pieno: sfogliando il suo foglio illustrativo invece, mi accorgo di aver sempre creduto una cosa sbagliata. Ma ho perennemente dato per vera anche la convinzione secondo la quale fino a Cristoforo Colombo tutti credessero che la Terra fosse piatta, o che nel Medioevo morissero tutti giovani, o ancora che i pipistrelli fossero ciechi. Ecco, non è così. Come i tori, che in realtà sono indifferenti al colore rosso: sono i movimenti del telo e del torero a farli irritare. O Napoleone Bonaparte, che non era affatto basso: era anzi più alto della media dei francesi del tempo. E non è mai esistito un “telefono rosso” su una linea telefonica tra Mosca e Washington durante la Guerra Fredda. Il fatto è che passiamo la vita a confrontarci con verità e fatti che sembrano una cosa e invece sono un'altra. Ci fidiamo, nel timore di essere smentiti su qualcosa in cui ci piaceva credere. Conviviamo con decine di certezze sbagliate perché lo dice la tradizione. O più semplicemente perché non abbiamo il tempo e la voglia andare a controllare. Io ho provato a farlo, affidandomi alla scorciatoia di Wikipedia, grande catalogo del sapere umano e delle sue debolezze, che ha una pagina dedicata alle convinzioni errate. Ma che quello che dice sia sempre vero, ovviamente, non sono affatto certo.
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