Visita a due parrocchie virtuali: nome improprio, ma suona bene
domenica 31 maggio 2015
C'è una stringa di testo che ho incontrato ieri in Rete e che mi ha incuriosito, pur avendo poco a che fare con le news: si tratta di "parrocchia virtuale".La trovo sul blog "Chiesa e postconcilio" (http://tinyurl.com/ohuue29), a qualificare l'avvio di un'iniziativa intitolata a San Luigi Maria Grignion de Montfort e definita «libera unione di fedeli per la rinascita della Chiesa dalle sue radici». È ancora in embrione: un paio di pagine sul blog di invettive 'La scure di Elia', pseudonimo del "parroco" (che preferisce l'anonimato). Si propone orientamento spirituale e formazione dottrinale in chiave antimoderna, e mira a tradurre i legami digitali in incontri materiali. Così penso che, come spesso è già accaduto, i più fermi sostenitori di un ritorno alla «società cristiana» sono anche i più pronti a servirsi degli strumenti tipici delle società secolarizzate - segnatamente i media, in ogni loro evoluzione. Ma siccome non mi fido di me stesso, interrogo con la stringa "parrocchia virtuale" il robot Google, che immediatamente mi smentisce con un pugno di ricorrenze (1.730, per la precisione) dove si racconta degli altri siti che si qualificano in questo modo. Il primo per evidenza è uno spazio che i lettori di "Avvenire" già conosceranno, facendo capo a don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova nonché collaboratore del quotidiano. Si chiama "Sulla strada di Emmaus" (http://tinyurl.com/q83ewrg) e mostra al visitatore «non parrocchiano» (cioè non registrato) un volto non troppo dissimile da un blog. Orientato all'evangelizzazione nel mondo contemporaneo, è già forte - lo si capisce - di un'esperienza di anni nonché di uno staff che affianca il pur attivissimo "parroco". La parrocchia virtuale (meglio: «digitale», come ci insegna Chiara Giaccardi) allora è solo, per ora, il nome familiare e in fondo azzeccato da dare a una community su base religiosa che è penetrante nell'annuncio, magari capace di carità ma necessariamente limitata nella liturgia. Staremo a vedere...
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